In mattinata c’era stata la protesta di una trentina di venditori abusivi. Nessuno sconto, era stato detto. Per uno che ne fermi, però, ne sbucano ovunque almeno altri dieci. Come puoi impedire a criminali o disperati di allestire banchetti di fortuna per sbancare il lunario? E quando viene elevata, nella maggior parte dei casi la sanzione non viene pagata.

Mentre sfila il bel Corteo, presidiatissimo, hai come l’impressione di essere in un’altra città: niente fornacelle accese e neppure venditori di bevande a un euro. Seppure, a ben guardare, ci sono comunque. Eccome se ci sono. Man mano che la processione cammina, la cera si consuma e con la cera si consuma anche il presidio di ferro. Gli abusivi, appostati ad ogni angolo del lungomare, aprono le transenne e iniziano ad apparecchiare per la festa come l’anno scorso, l’anno prima, quello prima ancora dell’anno prima.

A dirla tutta la verità, molti venditori, quest’anno hanno trovato ingegnosi escamotage per riuscire a distribuire abusivamente la mercanzia, anche mentre vigili e forze dell’ordine passavano e spassavano sul lungomare. Se l’involtino e la birra non vanno dal cliente, è il cliente ad andare dall’involtino e dalla birra. In tanti si sono piazzati appena sotto la ringhiera, abbasce a la marine, “lontani” dagli occhi indiscreti.

Anche quest’anno è andato in scena il solito delirio fatto di annunci, minacce, multe, sequestri e fornacelle varie. L’abusivo, già difficile da fermare durante l’anno a giudicare delle bracerie abusive disseminate ovunque, a San Nicola è padrone. Potete sbattervi la testa contro il muro, a meno che non presidiate le strade al di fuori degli orari in cui è possibile mettersi in posa per lo scatto da pubblicare sui giornali.