Sono stati fermati subito dopo aver venduto due bici rubate e per questo sono finiti nei guai.

Dovranno difendersi dall’accusa di ricettazione in concorso, due ragazzini incensurati del quartiere Libertà, rispettivamente un 18enne e un 16enne, il primo arrestato, il secondo denunciato, dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile.

Una telefonata giunta al 112, che segnalava la presenza di due giovani in Piazza Umberto intenzionati a vendere due biciclette di sospetta provenienza ad un gruppo di extracomunitari presenti in quel posto, ha fatto convergere una gazzella dell’Arma nel luogo indicato.

Qui, in effetti, grazie alla descrizione degli indumenti indossati, i due giovani sono stati avvistati e, proprio in quel momento, dopo aver ricevuto del denaro, hanno ceduto una bici da donna ed una mountain bike a due extracomunitari.

A quel punto i Carabinieri sono intervenuti, bloccando i due giovani e uno dei due stranieri, quello in possesso della bici da donna. L’altro, invece, dopo aver ricevuto la bici, si è allontanato repentinamente, facendo perdere le tracce.

Immediatamente perquisiti, i due ragazzi sono stati trovati in possesso di 15 euro, che, ritenuti provento dell’illecita vendita, sono stati sequestrati.

Gli accertamenti compiuti in quel momento hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti, ovvero che poco prima i due giovani, in sella a due biciclette, si erano avvicinati ad un gruppo di extracomunitari che stazionavano in piazza ed avevano proposto loro la vendita delle stesse ad un prezzo di 10 euro ciascuna. Dopo una breve contrattazione, un 31enne della Sierra Leone aveva accettato l’offerta, consegnando il denaro richiesto. L’altro straniero, invece, era riuscito ad aggiudicarsi la bici con soli 5 euro. Proprio quest’ultimo, all’arrivo dei militari, si è dileguato, facendo perdere le tracce.

Ulteriori accertamenti hanno, inoltre, permesso di appurare che la bici da donna è risultata essere il provento di un furto commesso ai danni di un 30enne, residente in via Crisanzio, al quale è stata poi restituita.

Inevitabile a questo punto l’arresto del maggiorenne, che, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Il 16enne, invece, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria minorile e poi affidato ai genitori.

Per lo straniero, invece, è scattata la denuncia per incauto acquisto di cose di sospetta provenienza.

Sono tuttora in corso indagini volte all’identificazione dell’acquirente riuscito a dileguarsi.