Da un lato una società appaltatrice del Comune che introita illecitamente denaro pubblico, dall’altro un dipendente infedele che, abusando del proprio ufficio, attesta falsamente come i servizi resi alla collettività da tale società siano sempre stati svolti a regola d’arte. Sembra solo uno dei numerosi casi di mala gestio delle risorse pubbliche che ricorrono al giorno d’oggi. Ma questa volta, lo scenario che ne viene fuori è reso ancor più triste dalle vere vittime delle condotte truffaldine, ovvero anziani e portatori di handicap.

È quanto comunicato dalla Guardia di Finanza di Bari, che denuncia una presunta truffa ai danni del Comune di Molfetta di oltre 470mila euro. I finanzieri hanno sequestrato un immobile di proprietà di una cooperativa sociale di Bari e aperto l’indagine anche nei confronti di un dipendente comunale che avrebbe attestato falsamente la regolarità dei servizi resi dalla cooperativa.

Il periodo in considerazione è quello che va dal 2008 al 2013. A quanto pare questa cooperativa ha ottenuto dal comune più di 470mila euro, senza perà comunicare le assenze e le sostituzioni di educatori, accompagnatori, psicologi. Il tutto andando contro gli obblighi contrattuali. I reati contestati sono di frode in pubbliche forniture, truffa aggravata, interruzione di pubblico servizio, abuso d’ufficio e falso.