Si è chiuso con un “Vedremo” l’incontro tra il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, e il dottor Andrea Milanesi, direttore tecnico sinistri complessi di Studio 3A, la società specializzata nella valutazione delle responsabilità civili e penali, a tutela dei diritti dei cittadini, che sta assistendo i familiari di Francesco Mastro,  il ragazzo di 19 anni, deceduto a Bitonto il 25 febbraio scorso, in un tragico incidente stradale.

Il ragazzo stava percorrendo via delle Fornaci quando, all’altezza dell’intersezione con il cavalca-ferrovia SP58 e dell’intersezione a raso con la strada che lo costeggia, la sua auto è finita contro la spalla in cemento del cavalcavia e per lui non c’è stato nulla da fare.

I genitori di Francesco non hanno mai accettato la tesi “semplicistica”, sostenuta dalla Polizia locale di Bitonto, della perdita di controllo della vettura causata dalla “presumibile” velocità e del manto stradale reso viscido dalla pioggia e la perizia cinematica sul sinistro affidata a uno studio tecnico di esperti ha confermato le loro sensazioni, appurando il mancato rispetto del Codice della Strada unito alle gravi carenze nella segnaletica presenti, in generale in quel tratto, e in particolare nell’ostacolo rappresentato dalla spalla del ponte, che non era in alcun modo segnalata.

Quella particolare configurazione stradale – si legge nella perizia – in assenza di segnaletica orizzontale a delimitazione della sede stradale e verticale di pericolo, nonché la presenza del restringimento non segnalato della carreggiata in concomitanza con il sottopasso del cavalcaferrovia, pure questo non correttamente segnalato, determinano un’insidia per i conducenti che percorrono via delle Fornaci in direzione del sottopasso […] Ed è altrettanto chiara la negligenza della Pubblica Amministrazione nel non aver rispettato le indicazioni del Codice della Strada che prevede, per la situazione in questione, la presenza di adeguata segnaletica”.

Sulla base di questa relazione, i genitori di Francesco hanno chiamato in causa il Comune di Bitonto. Dinanzi a questa presa di posizione il sindaco, Michele Abbaticchio,aveva risposto con un’apertura dichiarando alla stampa, tra le altre cose:“Comprendo il dolore della famiglia e sono a disposizione per ulteriori chiarimenti e verifiche. Se essa vorrà, ci sono margini di dialogo per evitare la pur legittima azione giudiziaria”. Va dato atto al primo cittadino bitontino di aver mantenuto fede agli impegni assunti. Studio 3A, in forza di questa disponibilità, ha chiesto e ottenuto un incontro, che si è tenuto lo scorso venerdì, in municipio a Bitonto.

Lavoreremo per trovare una soluzione”, ha dichiarato il sindaco Abbaticchio, assicurando che la componente politica del suo Comune si rapporterà con quella tecnica per capire se vi siano i presupposti dare adeguata risposta alle istanze della famiglia.