Erano stati accusati di aver falsificato provvedimenti con cui le forniture di protesi venivano dichiarate non sostituibili, alterando così, secondo l’accusa, le gare d’appalto per sbaragliare la concorrenza e favorire una particolare azienda, quella dei fratelli Gianpaolo e Claudio Tarantini. Ma dopo l’assoluzione dai giudici della prima sezione collegiale del Tribunale di Bari, per i due imprenditori baresi e per Salvatore “Tato” Greco è arrivato il proscioglimento anche dalla Corte d’appello. Stessa motivazione della prima sentenza: il fatto non sussiste.

Confermata l’assoluzione anche per gli allora primari di ortopedia degli ospedali di Putignano, Raffaele Bancale, di Monopoli, Paolo Dell’Aera e di San Severo, Rossano Cornacchia.