Negli ospedali pugliesi torna l’ombra buia del Covid-19, che, stando ai dati, pare non sia mai andata via in questi ultimi mesi. La Regione Puglia ha diffuso lo scorso 13 settembre una nota con le nuove indicazioni per le Asl, i nosocomi e le strutture residenziali socio-sanitarie in merito ai test diagnostici per Sars-Cov-2. Chi dovrà ricoverarsi in reparti con pazienti immunodepressi dovrà prima sottoporsi al test, la stessa procedura dovrà essere eseguita per i degenti nei reparti in cui sono presenti pazienti a rischio di sviluppare le forme più gravi di Covid, e anche per chi accede ai Pronto Soccorso con sintomi compatibili al virus.

Invece i pazienti che dovranno accedere al Pronto Soccorso e non presenteranno sintomi al triage, non dovranno eseguire il tampone, mentre per i “pazienti che presentano sintomi con quadro clinico compatibile con Covid-19 è indicata l’effettuazione di test diagnostici”.

Le direttive regionali seguone le indicazioni già fornite dal Ministero della Salute. La Regione evidenzia come fino al 31 dicembre prossimo resterà l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie da parte delle lavoratrici e dei lavoratori, dei pazienti, dei visitatori e dei caregiver delle strutture sanitarie, all’interno dei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente se ad alta intensità di cura; delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, e comunque le strutture residenziali.