La Guardia di Finanza ha messo a segno una seri di controlli contro l’evasione fiscale e contributiva che ha portato ad individuare numerosi lavoratori “in nero” e “irregolari”.

A Terlizzi sono stati controllati un calzaturificio ed un laboratorio di confezioni di abbigliamento, accertando la presenza di nr. 15 lavoratori “in nero”. Per entrambe le attività è stata inoltrata alla Direzione Territoriale del Lavoro la richiesta di emissione di un provvedimento di sospensione dell’attività.

Nel corso di un altro intervento presso una sala ricevimenti di Molfetta, i finanzieri hanno rinvenuto una serie di “pizzini” attraverso i quali è stato possibile constatare la presenza, nei banchetti nuziali, di un 1 lavoratore “in nero” e nr. 29 lavoratori “irregolari” (questi ultimi, per aver prestato la loro attività per molte giornate in più rispetto a quelle di formale assunzione). Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno inoltre accertato un’evasione al fisco quantificata in circa 400 mila euro di ricavi non dichiarati, con IVA non corrisposta per 65 mila euro.

Nel corso di un ulteriore intervento a contrasto del così detto “sommerso da lavoro”, la Guardia di Finanza ha a Turi due aziende operanti nel settore dell’abbigliamento, situate nella stessa struttura, che facevano ricorso alla manodopera di nr. 26 lavoratori “in nero”.