I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico hanno eseguito il sequestro probatorio della discarica di rifiuti di Palo del Colle, in provincia di Bari. Il provvedimento è scaturito dall’inosservanza delle prescrizioni stabilite nel progetto di chiusura e messa in sicurezza dell’impianto di discarica controllata per i rifiuti urbani. Sono in corso accertamenti per l’entità del danno ambientale ed eventuali responsabilità per omessa manutenzione, sorveglianza e controllo

Della discarica ci eravamo già occupati in passato, prima andando a vedere con i nostri occhi e successivamente andando a sentire il Sindaco di Palo del Colle.

“Proprio venerdì scorso – commenta il sindaco di Palo del Colle, Domenico Conte – ho mandato l’ultimo sollecito alla Regione Puglia. Più volte siamo stati rassicurati sul fatto che ci sarebbe arrivato il finanziamento regionale”.

Inizialmente, infatti, la discarica, chiusa nel 2002, avrebbe dovuto essere bonificata e per questo era stato realizzato un progetto da 800mila euro: 500mila del Comune, altri 300 della Regione. Poi le analisi su falda e percolato (fatte fare anche dal sindaco oltre che dall’Arpa) e il verdetto: non c’è pericolo per l’ambiente e la salute pubblica. A quel punto – essendo necessaria la messa in sicurezza e non la bonifica, come previsto dal progetto iniziale – la Regione si è tirata indietro.

“Quando mi sono insediato – ha spiegato il primo cittadino – ho trovato la nota del finanziamento regionale – venendo solo in un secondo momento a conoscenza dell’intoppo. Ho sollecitato in più occasioni, avendo comunque la certezza che quei soldi sarebbero arrivati”. Indipendentemente dalle argomentazioni squisitamente tecniche (comunque fondamentali alla comprensione della vicenda, che il sindaco ha pubblicato sulla sua pagina face book con fotografie e note dettagliate), speriamo non sia l’ennesimo caso in cui l’unico colpevole dell’inaccettabile ritardo è la burocrazia.