Abbiamo ricevuto la mail di una mamma che ha subito un furto mentre era con il figlio  ricoverato in ospedale. Una cosa spiacevole, antipatica, fastidiosa, ma soprattutto sgradevole: per le difficoltà incontrate dalla signora a denunciare il fatto, per la rassegnazione del personale medico e per la disarmante consapevolezza delle forze dell’ordine di non poter fare niente, fino al punto da risultare d’intralcio a chi cerca in qualche modo di rimediare. Il danno subito può andare al di là del semplice valore economico, specie quando ci si trova in una situazione psicologicamente difficile come durante un ricovero.

Ecco la lettera che abbiamo ricevuto:

Volevo sottoporre alla Vostra attenzione un fatto increscioso accaduto qualche giorno fa: il 22 agosto presso l’ospedaletto, Giovanni XXIII, ero ricoverata con mio figlio di soli 20 mesi, siamo usciti per passeggiare nel corridoio e qualcuno è entrato nella stanza e ci ha rubato un tablet nuovo ben nascosto in una busta.

L’accaduto è di per se DISGUSTOSO, soprattutto visto il luogo dove si è svolto, e il momento… ma ciò che ne è seguito non è da meno:
appena mi sono accorta dell’accaduto mi sono rivolta al personale del reparto che mi ha risposto “E’ una cosa normale … noi siamo abituati a queste cose…”, ovviamente non soddisfatta ho chiamato il Pronto Intervento dei Carabinieri i quali si sono RIFIUTATI di prendere la mia denuncia dicendomi che era di competenza della Polizia. Chiamati anche loro mi dicono di andare la mattina dopo a sporgere denuncia negli uffici preposti, cosa che abbiamo fatto. Il giorno successivo siamo riusciti tramite rete a rintracciare il tablet in una specifica zona, siamo tornati in questura per fornire questi ulteriori indizi, ma mi è stato detto che tali informazioni erano di scarsa utilità e che non potevano fare nulla!!! Anzi, non volevano neanche fare l’integrazione della denuncia, mi proponevano di rivolgermi alla polizia postale (che riceve solo 2 giorni a settimana)…

La Polizia postale mi dice che una volta fatta la denuncia in questura non potevamo farne un’altra presso di loro, dovevano accettare l’integrazione della denuncia e procedere con l’indagine…Può immaginare quanto demoralizzante sia tutto questo, poi dobbiamo anche sentire i discorsi pubblici del vice questore che dice “abbiamo bisogno della collaborazione dei cittadini”…. ma chi vogliono prendere in giro! Cosa pretendono dai cittadini se poi si scontrano con questi muri di gomma…

Ecco perché la gente non denuncia queste situazioni, perché io ho perso 3 giornate in questura e sono certa di non recuperare comunque il mio tablet rubato. Lo so che il mondo non avrà subito alcun danno dal furto del mio tablet, ma sicuramente io mi aggiungo a tutti quei cittadini che hanno perso la fiducia nel “sistema”!

Grazie per qualunque cosa possiate fare.