Grazie alla collaborazione delle “Iene”, gli uomini della Questura di Bari hanno perlustrato la casa e lo studio professionale del commercialista, cogliendolo con le mani nel sacco. Così, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di detenzione e divulgazione di materiale pedo-pornografico. L’arresto è stato convalidato. La polizia ha sequestrato quattro computer, compact disk e floppy disk dove erano registrati centinaia di file tra immagini e video, riproducenti rapporti sessuali tra adulti e minori.

Con Internet e soprattutto con i nuovi social network, la trasmissione di materiale pedopornografico è molto più semplice ed incisiva. Con un clic si possono  scaricare immagini di bambini e con la stessa facilità, immettere foto e video, creando un vero e proprio mercato dell’orrore. Si va dai neonati alle bambine di sette-otto anni, ai bambini nudi o seminudi. Potremmo parlare di un  “esercito” virtuale di pedofili, “l’ incubo” delle polizie postali di tutto il mondo. Sono infatti, 256.302 i siti web monitorati dal 2001 a oggi dalla polizia postale, 155 quelli chiusi in Italia.

Un’altra categoria in continuo aumento sono gli “infantofili”, cioè gli amanti del genere da 0 a 4 anni, che vanno alla ricerca di ecografie neonatali e che sono disposti a pagare anche 10 mila per avere immagini nitide.

Doriana Davenia