Cari questuanti, rimettete nel cassetto i vostri cartelli strappalacrime. Gentili ma anche meno gentili venditori di fazzoletti, riponete i vostri pacchetti negli appositi scaffali. Signori lavavetri, mettete nello sgabuzzino le vostre similramazze. Il futuro dei semafori baresi è tutto nelle evoluzioni circensi di giovani e talentuosi artisti di strada.

Le immagini che vi mostriamo sono di giovedì 30 aprile, ma sappiamo con certezza che il gruppo è ancora attivo per le strade della città. Siamo all’incrocio tra via Caldarola e via Magna Grecia, quartiere Japigia. Il semaforo è rosso. Ci guardiamo attorno pronti a scuotere la testa a qualsiasi richiesta di quattrini, che già ai tempi della lira non ci stava una lira da dare. Figuriamoci con l’euro. Sorpresi, quasi esterrefatti, constatiamo che ai nostri finestrini non bussa nessuno. Piuttosto, davanti ai nostri occhi, si palesano due individui. Un uomo e una donna. Lei porta a tracolla un tamburo, lui ha in mano delle mazze infuocate.

Una manifestazione, crediamo. E borbottiamo già al pensiero di dover restare bloccati alla lanterna tricolore per chissà quanto tempo. All’improvviso però, scopriamo che l’attesa sarà molto più piacevole del previsto. I due infatti sono artisti di strada e nello specifico lui è un bravissimo giocoliere mangiafuoco. Fa il suo spettacolo, breve ma intenso, saluta cordialmente e passa in tutta fretta a raccogliere quanto gli spettatori in quattroruote son disposti a dare. Poi scatta il verde e la coppia si dilegua preparandosi già al secondo atto. Al terzo, al quarto e così via.

L’idea ci pare simpatica. In tempi di cortei storici contestati poi, vuoi mettere ad avere un mangiafuoco in più che pure senza cavalli e sbandieratori ti intrattiene un paio di minuti al semaforo? La trovata, a noi – visto che proprio non si può fare a meno dei questuanti – è piaciuta parecchio.