Negli ultimi tempi abbiamo seguito da vicino il percorso dell’imprenditore Mauro Messina attraverso i suoi social e non solo. Si tratta di un uomo impegnato in mille direzioni, ma che ha sempre mantenuto salda la sua filosofia sociale e benefica, intervenendo spesso e volentieri per aiutare coloro che si trovavano in situazioni svantaggiate. Ad esempio, in Africa, costruendo pozzi d’acqua a “portata di mano” nei luoghi in cui bisognava camminare chilometri per raggiungerli, fornendo così un elemento vitale che mancava. Ha sostenuto interventi in vari villaggi a favore di scuole o abitazioni, dal Madagascar al Mozambico e Kenya per esempio, garantendo servizi igienico-sanitari prima inesistenti.

Le baraccopoli in Kenya, dove i bambini sono costretti a vivere tra le lamiere e in condizioni estreme di sopravvivenza, luoghi fatiscenti e in povertà assoluta, come ci ricorda un nostro vecchio articolo e la storia di Costance ed i suoi 6 figli che viveva in condizioni impossibili: un luogo dove poter bere dell’acqua potabile o avere un tetto sulla testa erano sogni irrealizzabili.

Ma la loro realtà è cambiata all’improvviso proprio per mano di Messina e dell’azienda Biosalus quando è stata costruita una casa tutta nuova, un luogo confortevole con tutto il necessario per una vita “normale”, cosa a cui non erano abituati da tempo.

La vita di tante persone è cambiata grazie a questi interventi, non solo per la qualità per servizi offerti ma anche per il lavoro di manodopera e tutto quello che si è sviluppato intorno. Vite di famiglie intere, a cui è stata restituita dignità, quella di tanti bambini che hanno potuto vivere finalmente la loro adolescenza in modo reale, senza dimenticare tutti quelli che dalla povertà assoluta e dallo sfruttamento della manodopera locale sono stati finalmente coinvolti in un lavoro vero, un lavoro pagato equamente, con rispetto, cosa che da quelle parti non accade quasi mai.

Durante il suo ultimo viaggio in Africa, nelle ultime settimane, abbiamo visto Mauro in un video mentre cammina all’interno di una scuola insieme al dirigente scolastico. Si tratta di un luogo con gravi carenze strutturali: il pozzo d’acqua è obsoleto e non funzionante, e nelle aule ci sono moltissimi bambini, nonostante le evidenti difficoltà. Dal dialogo tra i due emerge la volontà spontanea di intervenire e migliorare il futuro di questi giovani studenti. Noi cercheremo di seguire da vicino lo sviluppo dei progetti in corso e vi terremo informati.