Il Festival Time Zones prosegue gli appuntamenti con la musica elettronica all’Officina degli Esordi a Bari. S’inizia, venerdì 29 dalle 21, con la chitarrista e cantante messicana J. Zunz, alias Lorena Quintanilla, in passato componente della nota formazione messicana Lorelle Meets The Obsolete. A TZ presenta il suo ultimo disco, un lavoro a tratti ipnotico e dotato di un preciso nucleo concettuale, che agisce come un’intima camera d’eco che cura in modo vicario le ferite dell’ascoltatore oltre quelle di sé stessa. A seguire la cantautrice e polistrumentista portoghese Rita Braga, considerata la migliore torch singer oggi in circolazione. Infine, il tedesco Fejkà, alias Brian Zajak. Con l’uscita del suo Ep “Wilight”, ha fatto un debutto impressionante nel mondo della musica elettronica e le sue partecipazioni ai grandi festival hanno contribuito ormai a celebrarlo come un insider top della consolle.
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L’ultimo appuntamento all’Officina degli Esordi, domenica 1 ottobre dalle 21.30, si chiude con due concerti. Il primo a salire sul palco è il cantante, percussionista e rumorista Lepre, al secolo Lorenzo Lemme. Da tempo attivo nella scena musicale romana, il progetto Lepre è pronto per il suo disco d’esordio, “Malato”. Un lavoro in cui l’artista raccoglie tutte le sue influenze dando vita a un racconto musicale in cui la voglia di sperimentare nei suoni e negli arrangiamenti si sposa a un linguaggio attuale, sincero, che narra le molteplici esperienze dell’autore. In chiusura il cantautore Eric Chenaux, che proviene dalla scena underground canadese e la sua musica è un diamante grezzo difficile da classificare. Le sue canzoni sono tanti piccoli cammei preziosi che si cibano di sogni, silenzi, mancanze.
Anche quest’anno Time Zones e la Compagnia Diaghilev metteranno in scena “Literature”, l’incontro della letteratura con la musica. “Kierkegaard e Schopenhauer sulle tracce della verità” è un progetto teatrale e musicale in due spettacoli, con drammaturgia e regia di Paolo Panaro, con Paolo Panaro, Francesco Lamacchia Govinda Gari (pianoforte), che andranno in scena da martedì 3 a domenica 8 ottobre all’Auditorium Vallisa Bari. Si tratta di una nuova produzione in cui Kierkegaard e Schopenhauer hanno riposizionato l’animo umano al centro dell’universo. Le loro opere hanno reso possibile quel viaggio nelle profondità del pensiero che, in seguito, è stato completato da autori come Baudelaire, Dostoevskij, Nietzsche, Tolstoj, Proust, Freud, Musil, Jung.