La Giunta comunale di Bari ha firmato questa mattina, 25 settembre, una delibera per fermare il fenomeno del randagismo, assicurando alle associazioni animaliste, riconosciute dall’amministrazione barese, una cifra di 1,30 euro giornalieri per ogni cane randagio a fronte degli attuali 1,06 euro. Si tratta di un aumento di pochi centesimi, che mira a sostenere chi si occupa dei nostri amici a quattro zampe, molto spesso abbandonati per le vie della città. Stando A partire dal secondo semestre 2023 ci sarà questo incremento del contributo pro-cane/pro-die erogato dalla ripartizione comunale Ambiente, Igiene e Sanità con cadenza semestrale in favore di tali associazioni.
La distribuzione attuale dei randagi a Bari è la seguente: 91 esemplari presso il rifugio comunale in via Milella 99 gestito dall’associazione “Nati per amarti”, 64 cani, presso il rifugio comunale in viale Lindemann (57 riconosciuti all’associazione “Ada” e 7 riconosciuti all’associazione “Dedicata a”), 19 randagi presso il rifugio privato sito in via Oreste gestito dall’Associazione “Lada”.
In relazione ai gatti in circolazione in città che abbiano subito incidenti, traumi o si trovino in gravi condizioni di salute, e che quindi necessitino di interventi di pronto soccorso e successiva cura in vista della reimmissione nel territorio di provenienza, ovvero di adozione, l’amministrazione comunale riconosce attualmente alla Lav Bari (aggiudicataria del relativo avviso pubblico) un contributo mensile massimo di 10mila euro.
Grazie al provvedimento approvato oggi dalla giunta tale importo, che nel tempo si è rivelato insufficiente a far fronte alle spese sostenute dalla Lav Bari anche a causa degli aumenti registrati dopo la pandemia e la guerra in Ucraina, sarà incrementato fino a 12mila euro mensili, quale quota rimborso delle spese effettivamente sostenute dall’associazione, previo invio di apposita rendicontazione e documentazione come previste dalla convenzione sottoscritta, e nel rispetto degli ulteriori adempimenti previsti per legge.
“Da tempo le associazioni animaliste che hanno in cura i cani randagi o che gestiscono i servizi di pronto soccorso per i gatti liberi sul territorio comunale lamentavano l’insufficienza del contributo riconosciuto loro dall’amministrazione comunale – ha spiegato l’assessore comunale all’Ambiente, Pietro Petruzzelli – la delibera approvata oggi in giunta stabilisce perciò un aumento, seppure contenuto, dei fondi loro destinati. Si tratta di un passaggio doveroso, considerata da un lato l’effettiva riduzione delle criticità legate al pericolo che specie i randagi potrebbero rappresentare se non fossero gestiti e accuditi presso le strutture esistenti, dall’altro la necessità di assicurare cure adeguate agli animali feriti o malati in circolazione sul territorio comunale. Vorrei sottolineare che gli aumenti stabiliti, nel riscontrare la legittima richiesta delle associazioni animaliste impegnate in questi servizi, rappresentano comunque un contenimento della spesa per l’amministrazione comunale rispetto ai prezzi di mercato nel settore di riferimento”.