Sono imponenti i lavori nel Duomo di Milano per organizzare le misure di sicurezza in occasione funerali di Stato di Silvio Berlusconi, in programma oggi alle ore 15. In piazza sono stati allestiti due maxi schermi. All’interno della cattedrale saranno ammesse circa 2mila persone, mentre nella piazza al massimo 20mila, per garantire lo svolgimento di qualsiasi misura d’emergenza. La famiglia dell’ex premier siederà alla destra della navata centrale, le autorità, invece, a sinistra. Saranno presenti anche l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad, il primo ministro ungherese Viktor Orban ed il presidente del Ppe Manfred Weber. In serata la premier Giorgia Meloni e Matteo Salvini sono attesi ad Arcore. Ai funerali parteciperanno anche esponenti di opposizione politica come Schlein, Renzi e CalendaConte, leader del M5S, non ci sarà. Intanto Mediaset vola in Borsa e chiude in rialzo del 7%.

Le autorità arriveranno dopo le 14:30, dal lato sud del Duomo, mentre il feretro del Cavaliere è atteso sul sagrato intorno alle 14:50 per poi essere trasportato in chiesa. La cerimonia funebre verrà celebrata dall’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, e sarà trasmessa in diretta tv; sarà la Rai a occuparsi delle riprese televisive e si occuperà di dare il segnale della diretta anche alle altre tv. Il Contratto di Servizio prevede che sia la televisione di Stato a coprire i grandi eventi istituzionali.

Le polemiche

La scelta di onorare Silvio Berlusconi con funerali di Stato e lutto nazionale ha fatto discutere e creato scompiglio, soprattutto tra i suoi più acerrimi rivali in politica. “I funerali di Stato sono previsti ed è giusto che ci siano, ma il lutto nazionale per una persona divisiva com’è stato Berlusconi secondo me non è una scelta opportuna“, commenta Rosy Bindi ospita su RaiRadio 1. Il M5S si accoda alle dichiarazioni di Bindi. Il parere di Matteo Renzi, per contro, è abbastanza chiaro. “C’è una legge in questo Paese che prevede che per gli ex presidenti del Consiglio che muoiono ci sia il funerale di Stato“, ha dichiarato l’ex Pd.

A sollevare ulteriori la polemiche è Tomaso Montanari, rettore dell’Università per stranieri di Siena, annunciando che nel suo ateneo non ci saranno le bandiere a mezz’asta. Il rettore, scavalcando le procedure previste dal lutto nazionale, agisce secondo propria opinione e dichiara: “Vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati“. Fa discutere anche la prolungata chiusura delle Camere, si parlava di 7 giorni, anche se fonti parlamentari cercano di ridimensionare il tutto spiegando che la Conferenza dei Capigruppo non ha disposto la interruzione delle attività parlamentari, se non per il giorno delle esequie di Silvio Berlusconi.