Sono in dirittura d’arrivo i lavori per il nuovo ospedale di Monopoli-Fasano. Dopo le preoccupazioni per ritardi dei mesi scorsi, che avevano fatto temere per il rispetto dei tempi prefissati, e sui quali si era espresso anche il Consigliere Regionale e presidente della Commissione bilancio e programmazione Fabiano Amati. Il 24 luglio è la data indicata per la chiusura del cantiere. É la stessa ASL di Bari a renderlo noto in un comunicato pubblicato nella mattina di oggi, martedì 20 luglio, sul sito ufficiale.

L’avvio dei lavori era avvenuto l’11 dicembre 2018 ed erano previsti 1686 giorni di cantiere per arrivare alla conclusione. Alla data del 15 giugno scorsi ne erano trascorsi 1646. Dal 16 maggio 2023 al 14 giugno 2023 sono state impiegate 4729 maestranze in totale, con un massimo di 240 unità.

Lo stato di avanzamento dei lavori

Secondo l’ultimo monitoraggio, lo stato di avanzamento del cantiere ospedaliero ha raggiunto complessivamente l’87,57%“. Le lavorazioni strutturali, edilizie, gli impianti elettrici e meccanici sono in avanzato stato di completamento nei 7 blocchi e su tutti livelli dell’edificio, sia all’interno sia nelle aree esterne perimetrali. La consegna dell’opera è confermata quindi dalla Direzione Lavori per il 24 luglio prossimo.

Nel dettaglio, le opere strutturali risultano complete al 99% nel piano seminterrato e piano terra e 100% nel primo e secondo piano e nel piano coperture. Le opere edili interne sono ultimate al 67% nel seminterrato, 86% al piano terra, 84% al primo piano, 85% al secondo e 93% al piano coperture. Impianti elettrici e meccanici risultano completi nei vari livelli in percentuali che oscillano tra un minimo del 79% e un massimo del 97%.

Il nuovo ospedale “green building”

Il nuovo ospedale si conferma una struttura ecosostenibile, rispettosa dei principi definiti dagli obiettivi di sviluppo sostenibile lanciati dall’Onu, e rappresenta una modalità innovativa di costruzione con grande attenzione al recupero e riutilizzo dei materiali nel territorio. I 54mila metri cubi di calcestruzzo impiegati per costruire l’edificio rispettano infatti i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’edilizia aggiornati nel 2022 e sono dotati di una specifica certificazione EPD (Environmental Product Declaration) che garantisce il contenuto minimo di materiale riciclato fino all’8% e un risparmio di CO2 di quasi il 25%.