Su TikTok è iniziata una nuova “challenge”, un’ennesima sfida social molto allarmante, anche in Puglia: si chiama cicatrice francese e viene creata stringendo forte la pelle sullo zigomo con l’indice e il medio, fino ad autoprovocarsi un vero e proprio ematoma. I ragazzi pubblicano questi video sui social con l’emoticon della bandiera blu, bianca e rossa e gli hashtag #cicatricefrancese e #trend e per loro questo livido che resta per settimane è motivo di vanto e orgoglio.

Sono tantissimi i video che si trovano in rete, al punto che la Polizia Postale e delle Telecomunicazioni Puglia si sta interessando al preoccupante fenomeno monitorando TikTok per trovare eventuali utenti pugliesi coinvolti e allo stesso tempo esortando le scuole a un’attività di sensibilizzazione con studenti e genitori. In seguito a ciò, l’Ufficio Scolastico Regionale pugliese ha inviato una comunicazione a tutti gli istituti di scuola media e superiore per chiedere al corpo docente la massima attenzione. Il direttore generale dell’Usr Puglia Giuseppe Silipo ha affermato: “Abbiamo voluto sensibilizzare le scuole indirizzando questo documento a presidi e, tramite loro, a docenti e famiglie, per dare ampia diffusione e invitarli a stare attenti a eventuali evidenze sui figli e dunque cogliere i primi segnali. Si tratta di una forma di autolesionismo e di fenomeni legati anche al bullismo, al cyberbullismo e a gruppi di ragazzi in età scolare, quindi abbiamo voluto dare il nostro contributo”.

Anche il presidente dell’Anp Puglia Roberto Romito è preoccupato per questi comportamenti pericolosi dei giovani, ritenendo che la scuola potrebbe e dovrebbe impegnarsi di più per contrastarli, quando invece non fa abbastanza “forse per carenza di risorse e per un personale non adeguatamente preparato”. La preside dell’istituto Zingarelli di Bari, Manuela Baffari, ha intenzione di diramare un comunicato sul sito della scuola per poi organizzare un incontro con i rappresentanti di classe. Anche se nella scuola non ci sono stati casi di “Cicatrice francese” è stato attivato uno sportello psicologico per intervenire in caso di necessità.

Sulla questione è intervenuto in prima persona anche il vicequestore Fulvio Manco, dirigente del compartimento Polizia postale e delle telecomunicazioni Puglia: “Durante gli appuntamenti che teniamo nelle scuole diamo consigli ai ragazzi per aiutarli a non cadere in queste trappole: sono sfide che poi passeranno e loro invece si potranno ritrovare una cicatrice. Ai genitori diciamo che devono controllare i ragazzi e vedere su quali siti navigano: bisogna vigilare sui comportamenti in rete dei figli, dato che basta poco per rovinarsi addirittura il viso. Devono cercare di controllare la cronologia e dare regole sul tempo massimo in cui rimanere connessi”. Il numero del centro operativo per la sicurezza cibernetica (080.592.06.11) è sempre disponibile per segnalare un caso alla Polizia Postale, oppure è possibile visitare il sito commissariatodips.it e l’app YouPol.