Certe società, come certi amori, fanno dei giri enormi ma poi ritornano sempre. È il caso della Medicare dell’imprenditore brindisino Luca Screti. Un tempo si chiamava Salento Salute e con questo marchio ha ottenuto la gestione delle Residenze per anziani San Vincenzo di Miggiano (Lecce) e Don Lombardo di San Donaci (Brindisi).

Negli anni la Medicare, di cui si è liberato Screti, ha avuto diversi amministratori. La società è stata in grado accumulare debiti per circa 3 milioni di euro. Medicare, di cui Screti è nuovamente amministratore, ha chiesto il concordato.

Un’operazione che consentirebbe alla società indebitata, ammesso che il giudice fallimentare di Brindisi sia d’accordo, di rientrare in possesso della gestione delle due Rsa. Entrambe erano gestite dalla GRS di Pierluca Di Cagno, società fallita anche dopo il clamoroso scandalo sulla gestione del focolaio Covid alla San Vincenzo di Miggiano: decine di positivi e 13 morti avevano scatenato le ire dalla Asl, dell’associazione Codici, ma soprattutto le attenzioni della Procura della Repubblica di Lecce. La struttura adesso è desolatamente vuota: niente ospiti e dipendenti tutti licenziati.

Ore decisive, invece per la Don Lombardo di San Donaci, dove i 32 dipendenti rimasti, continuano a lavorare nonostante non siano pagati da 6 o 7 mesi. Il curatore fallimentare aspetta di conoscere l’esito del giudizio del Tribunale di Brindisi a cui quello di Lecce ha chiesto di esprimersi sulla concessione del concordato. Si tratta di un manovra per la restituzione dell’intero debito, seppure in passato altri concordati non furono concessi.

Attraverso la Demipol srl, società multiservizi che non si è mai occupata di Rsa, di San Pietro Vernotico come Luca Screti, la gestione delle due residenze per anziani sarebbero gestite dalla cooperativa Kodò di Milano, che a Spinazzola sta ristrutturando un’altra struttura. Il debito di Medicare, dunque, sarebbe estinto dal canone mensile di circa 50mila euro che Kodò pagherebbe per la gestione.

Una situazione molto ingarbugliata, che abbiamo cercato di comprendere andando sul posto e sentendo i protagonisti, compresi l’imprenditore Luca Screti; il curatore fallimentare Antonio Benegiamo; il presidente e il vicepresidente della Cooperativa Kodò; fornitori; ex dipendenti di GRS; i sindaci di Miggiano e San Donaci, Michele Sperti e Angelo Marasco; il presidente della Commissione Trasparenza di San Donaci ed ex assessore, Maurizio Greco.

Su una cosa il curatore fallimentare pare non abbia dubbi. “Se entro venerdì il Tribunale di Brindisi non dovesse esprimersi – spiega – così come successo per la struttura di Miggiano, sarò costretto a procedere con la chiusura anche della Don Lombardo di San Donaci”.