La variante indiana (o delta) continua a far paura e a prendere sempre più piede. Il motivo è la velocità e la facilità con cui si trasmette da un individuo all’altro. In un supermercato australiano sono bastati dieci secondi tra due persone per infettarsi, senza scambi di parole o starnuti.

Un tasso veloce di trasmissione che rischia di vanificare anche gli sforzi fatti fino ad ora con i vaccini. Per prevenire il contagio è necessario mantenere sempre l’aria pulita e garantirne un riciclo soprattutto negli ambienti chiusi e continuare ad usare la mascherina.

Mauro Giacca, professore di biologia molecolare all’università di Trieste, ha spiegato ai microfoni di Repubblica perché la variante indiana è più contagiosa.

“I sincizi –  spiega il professor Giacca – sono ammassi di cellule aggregate che formano trombi, causano cicatrici nei polmoni e impediscono il passaggio dell’ossigeno al sangue. Al loro interno troviamo tracce del virus anche mesi dopo l’infezione, e anche dopo numerosi tamponi negativi”.

Già nei mesi precedenti era stata analizzata la capacità del Covid di creare questi agglomerati di cellule, ma con la variante delta la capacità è aumentata notevolmente.