“Non siamo solo in emergenza sanitaria, ma anche in crisi economica. Ecco perché abbiamo inviato una nota scritta e chiesto al sindaco di Bari di fare qualcosa di concreto ed efficace per contrastare l’emergenza economica in cui la città si trova”. Bari Ecocity punge l’amministrazione comunale, la pandemia non dà tregua da un anno, con pesantissime conseguenze.

“Abbiamo suggerito – scrive il presidente dell’associazione, l’avvocato Giuseppe Carrieri – di costituire, per esempio, una task force comunale specializzata che possa affiancare e affrontare le varie problematiche che aziende, commercianti e partite iva quest’oggi devono superare. E abbiamo suggerito alcune misure immediate per dare un minimo sostegno e un minimo segnale di vicinanza agli operatori economici”.

Tra i suggerimenti avanzati da Bari Ecocity la sospensione del pagamento del grattino fino al 31 dicembre, per agevolare il commercio di prossimità; la sospensione per tutto il 2021 dell’addizionale irpef, al fine di sostenere i consumi delle famiglie; la riduzione delle tariffe gas per le utenze non domestiche, finalizzata a dare un minimo di liquidità a imprese e partite iva; la riduzione del 20% della Tari 2021 per le utenze non domestiche, in ragione delle chiusure imposte alle attività economiche nel primo trimestre di quest’anno.

“Il tutto – spiega Carrieri – a finanziarsi con risparmi di spesa comunali e delle società partecipate, avendo verificato il continuo enorme spreco, anche in questo periodo di crisi di risorse pubbliche. Al riguardo, abbiamo, per esempio, chiesto la riduzione del 50% delle corse Amtab, in ragione delle limitazioni imposte ai cittadini alla mobilità urbana, e al conseguente minor numero di utenti del servizio. Insieme alla eliminazione di decine e decine di spese non indispensabili, si pensi ai 200mila euro erogati per il programma televisivo Palcoscenico”.

“Non è possibile che di fronte alla più grande crisi sociale/sanitaria/economica degli ultimi decenni, la spesa comunale pubblica resti invariata e si continui a spendere come se nulla fosse. Non è possibile che gli operatori economici di Bari non possano contare sul supporto tecnico e finanziario dell’amministrazione pubblica più vicina a loro, il Comune, che continua ad assistere, da spettatore, all’aggravarsi della situazione! Chiediamo a chi ogni mese è pagato per amministrare la città, fatti concreti e iniziative efficaci, al posto delle tante parole sino a ora ascoltate”.