L’appuntamento era alle 9 in punto nella hall dell’ospedale San Paolo. L’assessore regionale Lopalco, alcuni primari, vertici del nosocomio, medici, infermieri e ovviamente la stampa delle grandi occasioni schierata per la cosiddetta fase 1 delle vaccinazioni. Cento prescelti pronti a farsi riprendere oltre alla fortuna di poter dire: io c’ero. Tutto pronto per le dichiarazioni di rito da diffondere a reti unificate, non fosse per l’intervento guastafeste di un medico in servizio alla postazione 118 barese che ha sede nell’ospedale.

Il medico dell’emergenza-urgenza è andato su tutte le furie quando ha saputo che nei cento prescelti non era stato inserito neppure un medico, un infermiere, un autista o un soccorritore del 118. A quel punto è iniziato un imbarazzante giro di valzer telefonico per fare in modo che poche ore dopo la passerella, passando di direttore in funzionario, si prendesse la decisione più ovvia: procedere con la vaccinazione di tutto il personale della postazione, prima linea della lotta al coronavirus.

L’occasione non ha fatto altro che evidenziare, qualora ce ne fosse bisogno, la scarsissima considerazione in cui gli operatori del servizio di emergenza-urgenza sono tenuti dal Sistema Sanitario Regionale. Basti pensare, solo per fare un esempio, che medici, infermieri e soccorritori della postazione 118 San Paolo misurano la temperatura dei pazienti ancora con il termometro ascellare non avendo in dotazione un termoscanner, presente ormai in qualunque supermercato di provincia.

La confusione generale nella gestione di tutto il sistema, la mancanza di un servizio radio, la doppia cabina di regia (Coordinamento Asl e Centrale Operativa Policlinico), la spesso insufficienti o inadatte forniture di sicurezza, i battibecchi nei pronto soccorso per lo sbarellamento, le corse tutti bardati per diarree e slogature, la mancata internalizzazione dei soccorritori-lavoratori a nero, compongono un mosaico a tinte fosche denunciato anni prima che si potesse neppure immaginare l’insorgere di una pandemia mondiale.