“Cedesi attività. Per informazioni rivolgersi al Governo Italiano”. Così recitano i cartelli che sono comparsi su tutte le saracinesche delle attività commerciali di Rutigliano. Un grido di allarme da parte di chi, da quasi due mesi, ha dovuto chiudere il proprio locale a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al contagio da coronavirus.

“La nostra disperazione è evidente – ci racconta Pino Moretti titolare della stazione di servizio MyDill’s a Rutigliano -. Il governo ci ha promesso aiuti economici che fino ad ora non sono arrivati. Non chiediamo la luna, ma almeno che lo Stato blocchi i pagamenti delle utenze”.

“Tutti noi commercianti – continua Moretti – abbiamo avuto una videoconferenza con il sindaco di Rutigliano. Lui ha capito i problemi che stiamo affrontando mettendosi nei nostri panni, ma non può fare nulla contro delle ordinanza regionali e governative che sono assurde e non applicabili in tutti i contesti”.

“Nel mio caso – spiega – come posso effettuare un domicilio per un automobilista che si ferma a fare il pieno alla macchina e ne approfitta per prendere un caffè? Stando alle ordinanze l’autista dovrebbe chiamarmi e prenotare la consumazione. Tutto ciò è impossibile. Per questo motivo la nostra provocazione è rivolta al Governo”.