Michele Emiliano, foto di repertorio

“Stiamo presentando uno scenario che speriamo non si verifichi mai, ma che comunque dobbiamo preparare per evitare di essere presi in contropiede. Uno scenario con 3.500 contagiati da coronavirus”. Ad annunciarlo è il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano che ha poi precisato che ad oggi il 38% degli ammalati è ricoverato e il 7% è in terapia intensiva. Attualmente 121 pugliesi sono ricoverati in rianimazione, 154 in pneumologia e 294 in malattie infettive.

“Abbiamo assunto 750 persone nel personale sanitario» per l’emergenza coronavirus – ha proseguito Emiliano – Queste assunzioni hanno reso necessario di collocare negli alberghi il personale per tutelarlo maggiormente. Ovviamente noi non possiamo obbligare nessuno a non tornare a casa, ma a chi vorrà potrà usufruire degli alberghi che la Regione metterà a disposizione”.

Sono diventati 12 gli ospedali in “prima linea” nell’emergenza coronavirus: all’iniziale rete si sono aggiunti gli ospedali di Galatina (Lecce) e Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Foggia). I posti di terapia intensiva passano da 173 a 344; quelli di pneumologia da 186 a 564 posti letto; quelli di malattie infettive da 352 a 709 unità. A questi si aggiungono 493 posti letto post acuzie per quei pazienti guariti, complessivamente quindi i posti letto sono 2.143. Completano la “rete Covid” gli ospedali Policlinico di Bari, il Riuniti di Foggia, Perrino di Brindisi, Moscati di Taranto, Fazzi di Lecce e l’ospedale di Bisceglie, per quanto riguarda i pubblici; l’ecclesiastico è il Miulli di Acquaviva delle Fonti (Bari), i tre privati che hanno aderito all’appello della Regione sono Villa Lucia di Conversano (Bari) e Anthea Hospital, sempre a Bari, e Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo. Gli ospedali “No Covid”, invece, sono 24 pubblici e 22 privati, in tutto quindi 46.