Con l’arrivo del freddo si hanno anche i primi casi influenza. I virus, identificati nel laboratorio di Epidemiologia molecolare e Sanità Pubblica dell’UOC Igiene del Policlinico, diretto dalla professoressa Maria Chironna, hanno colpito due bambini ricoverati in ospedali diversi della provincia di Bari. Uno dei due bambini ha solo un anno, l’altro appena 6 anni. In entrambi i casi si tratta di virus A del sottotipo H1N1pdm09.

Importante la prevenzione per questi tipi di virus. Proprio per questo la settimana scorsa la Regione ha presentato la campagna antinfluenzale. Parallelamente dall’ospedale San Paolo, è partita la campagna vaccinale rivolta agli operatori sanitari di tutti i presidi ospedalieri della Asl di Bari.

Gli studi hanno portato alla ulteriore caratterizzazione molecolare di uno dei due ceppi che ha permesso di verificare come questo sia sostanzialmente simile all’H1N1pdm09 contenuto nei vaccini che in questi giorni vengono somministrati ai pugliesi. “Un dato molto rassicurante – ha commentato la Chironna -. Aspettiamo ora di confermare l’ulteriore circolazione di virus influenzali in tamponi faringei di pazienti assistiti da ”medici sentinella” della rete InfluNet. Questi sono incaricati di collaborare attivamente alla sorveglianza dell’influenza nella popolazione e di segnalare le sindromi influenzali oltre che di collezionare i tamponi faringei per l’accertamento diagnostico. Quasi sempre però i primi isolamenti dei virus influenzali vengono fatti in bambini piccoli che risultano tra i più suscettibili alla malattia. E sono in genere i bambini “gli untori” che durante l’epidemia influenzale contribuiscono alla trasmissione dell’influenza agli adulti e agli anziani. Questi ultimi, purtroppo, sono, invece, quelli a maggior rischio di sviluppare, se non vaccinati, le complicanze e le forme gravi di influenza fino al ricovero per polmonite o insufficienza respiratoria”.

“Al momento – continua la professoressa – non è possibile fare previsioni su come andrà questa stagione influenzale in Puglia e su quanti saranno i casi. Servono valutazioni più approfondite che potranno essere fatte solo più avanti col procedere della stagione e quando l’incidenza dell’influenza raggiungerà valori più significativi. Quindi, dovremo aspettare le prossime settimane. Non è possibile neanche fare previsioni su quali ceppi circoleranno con maggiore frequenza e neanche sull’eventuale “aggressività” di questi ceppi perché ciò dipenderà da quanto i virus saranno in grado di ”mutare”, dalla suscettibilità e dalle condizioni di rischio della popolazione colpita. Anche l’arrivo del picco epidemico rimane incerto. Sappiamo che nelle ultime due stagioni, particolarmente severe in termini di numero di casi, il picco è arrivato tra fine dicembre e inizio di gennaio. L’andamento della curva epidemica – spiega – ci aiuterà a capire quando potrà verificarsi in questa stagione. Sappiamo che i ceppi che potranno circolare sono A/H1N1pdm09, A/H3N2 e i virus di tipo B (Yamagata e Victoria). Ad ora in Puglia c’è stata l’identificazione di soli H1N1pdm09. Ma l’influenza è del tutto imprevedibile e ci aspettiamo una possibile cocircolazione degli altri due ceppi o anche solo di uno degli altri due”.

“L’identificazione dei virus influenzali – continua – ci deve però mettere in guardia e non farci cogliere impreparati. Si tratta di un campanello d’allarme che deve portare ad una intensificazione della campagna di vaccinazione della popolazione. È importante segnalare, inoltre, che, chi ha sintomi di influenza, soprattutto bambini, potrebbe essere in realtà colpito da altri virus e patogeni. Infatti, stanno circolando ampiamente anche virus parainfluenzali, adenovirus, enterovirus, rhinovirus e mycoplasma che, proprio in queste ultime settimane , vengono riscontrati in tamponi faringei di molti bambini ospedalizzati”.

“Attenti, infine, all’uso degli antibiotici. Non funzionano nelle infezioni virali, ma vanno prescritti dai medici solo in caso di necessità. Il loro uso indiscriminato rischia, al contrario, di favorire la circolazione di batteri resistenti e di contribuire al grosso problema dell’antibioticoresitenza che può essere contrastato, invece, proprio dalla vaccinazione antinfluenzale. Infatti, vaccinando contro l’influenza, si riduce sia il rischio di complicanze batteriche che possono seguire alla malattia, sia l’uso inappropriato degli antibiotici. Il vaccino è gratuito – conclude la professoressa Chironna – per molti soggetti individuati dalla circolare ministeriale, ma è raccomandato praticamente per tutti ed anche per i bambini”.