Per i cinque pregiudicati baresi vicini al clan Di Cosola e imputati a vario titolo di associazione mafiosa, voto di scambio e coercizione elettorale con aggravante mafiosa, la Corte di Appello di Bari ha confermato le condanne.

I fatti risalgono alla primavera del 2015 e riguardano le elezioni regionali in Puglia. Secondo l’accusa, quattro dei cinque imputati avrebbero fermato gli elettori per strada invitandoli, con minacce e intimidazioni, a votare Natale Mariella della lista dei ‘Popolari’.

Stando alle indagini dei carabinieri, coordinate dall’ex pm della Dda barese Carmelo Rizzo, gli imputati dicevano agli elettori che avrebbero verificato il voto, impedendo così “il libero esercizio del diritto di voto”.

Per gli imputati Teodoro Frappampina e Giovanni Martinell, condannati in primo grado nel giugno 2017 a 12 anni di reclusione, i giudici hanno riconosciuto la continuazione del reato con due precedenti condanne per fatti di mafia rideterminando le pene inflitte rispettivamente in 15 anni e in 15 anni e 2 mesi.

Per il pregiudicato Luigi Guglielmi la pena è stata ridotta a 8 anni di reclusione, per Alfredo Sibilla a 5 anni e 4 mesi. Nei confronti di Carlo Giurano, accusato solo di associazione mafiosa, la pena è scesa a 7 anni e 4 mesi.