Se anche San Nicola si mette di traverso rispetto ai commercianti, allora i tempi sono davvero irrimediabilmente cambiati. Parliamo in particolare degli esercizi commerciali del centro città, ma non solo ovviamente, già penalizzati, dal traffico, dal caos parcheggi a pagamento, dalle varie chiusure pedonali, oltre a quelle per eventi sportivi e non, e dai contestati centri commerciali. Il periodo natalizio è quello che, insieme ai saldi, salva la vita ai negozianti, ma a Bari sta succedendo una cosa davvero singolare.

Il riferimento è al Villaggio di San Nicola, evento gratuito che, si legge nel comunicato di Unimpresa e Unionecommercio, “attira migliaia di visitatori e di avventori sottratti alla città. Un’altra di quelle iniziative nate al di fuori di qualunque forma di concertazione con i piccoli commercianti baresi che si dicono completamente estraniati dalla programmazione”.

“Il Villaggio rappresenterebbe un borgo multietnico, ludico e didattico, in cui adulti e bambini hanno la possibilità di conoscere e respirare la storia di San Nicola – scrivono le due associazioni di categoria – un palese sfruttamento della figura del Santo che avrebbe dovuto portare beneficio all’intero tessuto sociale ed economico della città di Bari, che invece, proprio come accade per gli ipermercati, mira ad incubare sacche di persone sottratte proprio alla vivibilità del centro urbano lasciando peraltro le periferie ancor più sguarnite ed isolate”.

“Cibo a volontà, scintillanti luci di Natale, musiche meravigliose e profumi invitanti. Un vero e proprio disincentivo allo shopping natalizio – tuonano – con intere famiglie, arrivate anche in pullman da altre città, riversate nel contenitore magico ad ammirare mostre, installazioni artistiche, laboratori educativi, incontri, percorsi enogastronomici della tradizione popolare italiana e internazionale, racconti di popoli e di genti del Mediterraneo, attività culturali ed eventi di spettacolo. Tutto sottratto alla vita della città, del suo cuore pulsante, della sua identità. Chissà se San Nicola – concludono – sarebbe contento di vedere morire giorno dopo giorno la città più commerciale del mondo qual era e quella con più potenzialità di crescita e di sviluppo oltre che di Progresso”.