Degrado, sporcizia e lavoratori a rischio: è la situazione in cui versa il centro richiedenti asilo di Bari Palese. A denunciarlo sono il Circolo del Partito Democratico di Modugno e il segretario generale Cisl Bari Giuseppe Boccuzzi che in due note differenti esprimono la massima preoccupazione per la situazione del centro nell’immediato futuro.

“Unitamente allo sconcerto che proviamo di fronte alle Politiche governative di gestione del fenomeno dei migranti – scrive in una nota il Pd cittadino – siamo preoccupati che al carico di accoglienza al quale vengono ricandidati i CARA da quelle politiche governative, non corrisponda un sistema di gestione sufficientemente valido”.

“Abbiamo visto lo stato di degrado in cui versa la struttura con particolare riferimento alla gestione delle pulizie dei servizi igienici e degli spazi collettivi. Raccapricciante. Esprimiamo la preoccupazione che una gestione così complessa, divisa tra così tanti soggetti attuatori, pur a fronte delle ingenti risorse ad essa destinate, lasci spazio, di fatto a una intollerabile disorganizzazione di taluni servizi essenziali”.

“Pur non essendo di quel territorio il Circolo PD di Modugno evidenzia l’esigenza di garantire un trattamento civile, salutare e dignitoso agli ospiti del Cara che sono tuttavia anch’essi da richiamare evidentemente al loro stesso senso di responsabilità verso quella preziosa struttura di accoglienza. Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per i lavoratori delle ditte appaltanti, per la loro salute e per la tutela dei loro posti di lavoro”.

E sulla condizione dei lavori all’interno del centro è intervenuto anche il segretario Cisl Bari Giuseppe Boccuzzi che si è rivolto direttamente a Matteo Salvini: “Signor Ministro, e se le dicessimo che qui a Bari con una montagna di soldi, 21 milioni di euro messi a disposizione per il Cara di Bari Palese, si vogliono licenziare le persone che vi operano o si vogliono ridurre i loro contratti di lavoro alla fame, come la definirebbe questa situazione? Bisogna intervenire subito”.