Pochi sanno chi è Eleanor Abernathy, ma forse tutti ricordano la sua figura, quasi paurosa al limite della pazzia, sempre circondata di gatti. Eleanor è un personaggio della fortunata serie televisiva “Simpson” di Matt Groening, che non rispecchia sempre la realtà di chi ama i gatti. Se da un lato c’è chi li tiene in casa serviti e riveriti (spesso anche troppo), dall’altro c’è chi li abbandona come fossero un oggetto.

Con l’estate al termine, il problema resta lo stesso: colonie feline lasciate vivere in mezzo alla strada, che devono affidare la sopravvivenza al buon cuore delle persone. Persone come Patrizia che di lavoro fa l’artigiana decoratrice e, nel poco tempo libero che i clienti le concedono, gira a sue spese per occuparsi dei gatti abbandonati oppure malati. Porta da mangiare in piccole vaschette, aspetta che i mici abbiano finito, cambia l’acqua e lascia pulito il più possibile. “La questione non si conclude solo dando da mangiare ad un gatto” ricorda “ma è lasciare pulito il vero pregio di una gattara”.

Il termine “gattara” non è dispregiativo ed è bene ricordare che a Bari il Comune su iniziativa della LAV, ha regolamentato questa figura con un apposito tesserino: “L’iniziativa è stata recepita positivamente” ci conferma Sara Leone della LAV di Bari “tant’è che sono stati rilasciati più di 100 tesserini”. Cento tesserini per circa 100 colonie feline sparse in tutta la città e periferia; sembra un numero eccessivo e lo diventa quando si mette in mezzo l’igiene.

La normale Signora che porta gli avanzi del cibo e li lascia a terra, incorre nel reato di imbrattamento del suolo pubblico, punibile con una multa fino a 1000 euro. In molti condomini questo è causa di litigi più o meno furibondi, dove spesso devono intervenire le Forze dell’Ordine per calmare gli animi, anche se vietare di sfamare i gatti, rappresenta maltrattamento. Ma quando la gattara lascia pulito, la questione cambia e si trasforma in amore per gli animali. Le iniziative dei gattari riguardano anche la sterilizzazione dei gatti, la cura e la vaccinazione, affinché i mici siano il più possibile sani.