Al Politecnico di Bari, lo scoro 28 novembre l’Acquedotto Pugliese ha convocato gli amministratori di condominio per un “Open Day” a loro dedicato al quale ha partecipato l’Unai Bari, con i propri vertici e con rappresentanze volontarie dei propri iscritti.

Come riportato nel comunicato diffuso da Acquedotto Pugliese s.p.a, “L’evento, che si è tenuto nell’Aula Magna del Politecnico di Bari, ha visto la partecipazione di oltre duecento amministratori provenienti da tutto il territorio regionale. Le opinioni dei partecipanti e il sentiment sull’iniziativa, ma anche idee e suggerimenti per le prossime edizioni, saranno monitorate”.

La visione dell’Unai Bari è diversa in quanto secondo l’associazione di Amministratori di condominio non c’è stato un vero e proprio dialogo, ma l’Ente avendo già preso delle decisioni, ha indicato il percorso che sarà intrapreso già dal 1 gennaio 2018.

“Personalmente – afferma Raffaele Toritto, Presidente provinciale Unai – mi è sembrato un ‘Closed day’ perché i rappresentanti dell’Acquedotto Pugliese hanno già stabilito tutto. Ci hanno fatto parlare, ma hanno mostrato di aver preso già delle decisioni. Tante cifre, tanti nomi, ma la comunicazione è stata unidirezionale. Serve un confronto vero con le associazioni di categoria, prima di prendere delle decisioni. Noi siamo aperti a un reale dialogo atto ad agevolare tutti”.

Uno dei numerosi aspetti che ha preoccupato i dirigenti Unai è il discorso delle morosità e dei metodi con i quali AQP provvederà a riscuotere le quote mancanti dei condomini che non hanno ancora pagato il servizio dell’acqua. Tra queste c’è la “cassettizzazione”, ovvero il sistema per cui i condomini saranno avvisati dei ritardi nei pagamenti attraverso lettera nella buca della posta.

“Mi hanno infastidito quando hanno parlato di questo argomento, perché noi amministratori abbiamo già difficoltà a incassare. Piuttosto che restare legati alla conversione euro-lira, ancora presente sul sito dell’AQP o agli avvisi per posta, bisognerebbe pensare a nuovi sistemi che agevolino tutti. Bisognerebbe smetterla di fare conguagli fattura su fattura, perchè generano incomprensioni di calcolo e difficile attribuzione al condomino interessato. Sarebbe più idoneo attivare la lettura dei contatori per utenti reali e non generica dei condomini, con l’installazione di contatori di nuova tecnologia”.

Inoltre l’AQP, non comunicandolo ufficialmente, sta imponendo agli amministratori di informare, (quelli Unai hanno già incominciato a farlo con i proprio condomini), dell’aggravio che ci sarà sul pagamento del servizio per ricevere l’acqua in casa, a fronte, giustamente, di una riduzione della pressione a causa della scarsità degli invasi.

“Sul risparmio idrico e sull’installazione di autoclavi siamo d’accordo. Non possiamo far altro che farle installare. Ma i costi maggiori devono essere assolutamente comunicati. L’Ente deve far sapere dell’aumento del 7% a fronte di una riduzione della pressione e di una restrizione della fascia agevolata e non mettere noi amministratori nelle condizioni di doverlo fare”.