“Non possiamo chiamare per chiedere aiuto e sentirci dire: quella zona oggi è coperta dalla Polizia, oppure dai Carabinieri, chiamate loro. Se uno chiama il 118 e l’area è gestita da Foggia, per esempio, noi tratteniamo la chiamata e la trasferiamo alla centrale di Foggia”. A parlare così è il dottor Gaetano Dipietro, direttore della centrale operativa del 118 barese.

Dopo l’aggressione di ieri subita da un equipaggio durante un intervento e finita con i soccorritori a farsi medicare in Pronto Soccorso, Dipietro ha condiviso su facebook il nostro articolo con un commento amaro e al contempo risoluto: “Se si accoglie così chi corre a portare aiuto bisognerà correre ai ripari. Domani chiederò al Questore un intervento forte. Gli equipaggi del 118 devono essere tutelati”.

“Abbiamo 50 equipaggi, non è possibile proteggerli – ci ha detto il medico al telefono – serve allora una linea diretta con la Questura. Abbiamo i numeri di riferimento da chiamare, ma lo facciamo vuol dire che qualcuno di noi è stato minacciato oppure aggredito, qualche altra situazione meno urgente deve essere messa un attimo in secondo piano”.

“Per picchiare c’è sempre tempo – ha aggiunto sarcasticamente riferendosi agli autori delle aggressioni, purtroppo sempre più frequenti- se uno ha qualcosa da ridire ne ha il sacrosanto diritto, prima però ci lascino portare il soccorso”.