Anche quest’anno il lungomare barese è pieno di posidonia e i cittadini ne invocano a gran voce la rimozione. Le istituzioni preposte, però, attendono eventuali altre mareggiate per intervenire, consce del fatto che liberando la costa prima di un nuovo peggioramento climatico, sarebbero obbligate a raddoppiare lavoro e costi.

In questi casi, l’Amiu viene interessata della presenza di alghe ingombranti fisicamente e visivamente. Ottenuto il via libera per la loro rimozione, l’ente ha poi il compito di prospettare all’Amministrazione comunale di quanta forza lavoro e di quali fondi abbia bisogno per eseguirla. Infine si procede con i lavori.

Va poi stabilito, prima di procedere alla loro raccolta e dopo accurate analisi in laboratorio, se le alghe siano rifiuti organici o, nel caso siano contaminate, rifiuti speciali non pericolosi.

L’oggettiva bruttezza del panorama “arricchito” dalla posidonia ha ispirato la nostra vena poetica. Speriamo possa presto ispirare chi di dovere a restituire al lungomare di Bari la sua bellezza originale.