Il Senato italiano ha dato il via libera definitivo all’accordo tra Italia e Albania in materia migratoria, con 93 voti favorevoli e 61 contrari. Il provvedimento, già approvato dalla Camera dei Deputati, è stato ratificato dall’Aula del Senato, portando così l’intesa al rango di legge.

Ecco i principali punti dell’accordo:

Durata e Utilizzo delle Aree: L’accordo prevede un protocollo della durata di 5 anni, rinnovabile automaticamente per altri 5 anni, a meno che una delle parti decida diversamente con un preavviso di almeno sei mesi. L’Albania riconosce all’Italia il diritto all’utilizzo di aree demaniali per la gestione dei migranti, senza alcun costo per la durata del protocollo.

Numero Massimo di Migranti e Gestione delle Strutture: Il numero massimo di migranti presenti contemporaneamente sul territorio albanese, in virtù dell’accordo, non può superare le 3.000 unità. Le strutture per l’accoglienza sono gestite dalle autorità italiane, che si occupano anche delle controversie insorte tra le autorità e i migranti.

Sbarco e Sicurezza: Gli ingressi dei migranti nelle acque territoriali albanesi avvengono solo tramite mezzi delle autorità italiane. Le autorità albanesi si occupano del mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica al di fuori delle strutture di accoglienza e durante i trasferimenti da e verso tali strutture.

Costi e Diritti: L’Italia sostiene tutti i costi relativi all’alloggio, al trattamento e alle cure mediche dei migranti ospitati nelle strutture, impegnandosi a garantire che tali trattamenti rispettino i diritti fondamentali delle persone. Inoltre, il personale italiano impiegato nell’ambito dell’accordo non risponde alle autorità albanesi e le sue condizioni di lavoro sono regolate esclusivamente dalla legislazione italiana.

Termini di Denuncia: Entrambe le parti possono denunciare l’accordo con un preavviso di sei mesi, ma non prima di un anno dalla sua entrata in vigore.

Accesso Legale e Rimborso: Gli avvocati, le organizzazioni internazionali e le agenzie dell’Unione Europea hanno accesso alle strutture per fornire consulenza legale ai migranti. Inoltre, l’accordo prevede un sistema di rimborso della parte italiana alla parte albanese per le spese sostenute.

Il sottosegretario al ministero dell’Interno Emanuele Prisco ha espresso soddisfazione per l’approvazione dell’accordo, sottolineando il suo contributo al contrasto all’immigrazione irregolare e al traffico di esseri umani. Si auspica che l’accordo sia efficace nel promuovere politiche di rimpatrio e riduzione dei flussi migratori in Italia.

Con l’entrata in vigore di questo accordo, si spera di assistere a una gestione più efficiente e ordinata del fenomeno migratorio, garantendo nel contempo il rispetto dei diritti fondamentali delle persone coinvolte.