Nella seduta di lunedì scorso, il Consiglio di amministrazione della Società di trasporto provinciale (STP) ha approvato il bilancio con un attivo di un milione di euro. All’indomani della riunione e dopo aver reso note alcune delle operazioni al limite fatte dall’azienda, in alcuni casi ammesse dallo stesso presidente, incontriamo Roberto Gargiuolo nella sede STP di Bari.

Il numero uno dell’azienda di trasporto non si sottrae alle nostre domande, anche a quelle più imbarazzanti e ben documentate. Gli chiediamo perché solo adesso l’azienda si sia decisa ad assumere a tempo determinato gli autisti, invece di continuare a chiamarli di volta in volta attraverso una società di lavoro interinale, e perché non li abbia assunti a tempo indetrminato generando ulteriorie risparmio per le casse pubbliche; dell’affitto di 1.800 euro pagato per il deposito della nuova sede di Trani, in cui ancora non viene parcheggiato alcun autobus; delle gare e delle consulenze ad affiamento diretto, anche ad abituali consulenti delle aziende di proprietà di Gargiuolo; dell’appalto ad affidamento diretto per le pulizie degli uffici di Trani, scorporato da quello più generico delle pulizie bandito dalla STP per tutte le sue sedi; del caso Ricci, l’ex dipendente che accusa l’azienda di aver taroccato il concorso per l’assunzione di autisti nel 2009.

Gargiuolo difende il suo operato, scarica la colpa dell’abuso di interinali su due consiglieri di amministrazione e annuncia: “Dopo otto anni, a settembre vado via”.