Due postazioni del 118 a Polignano e Corato; decine di volontari iscritti; una denuncia che ha portato al rinvio a giudizio dell’ex coordinatore del 118 barese Marco De Giosa e altri dirigenti della Asl; il ricorso al Tar dopo lo scandalo dell’assegnazione poi ritirata delle ultime sette postazioni aziendali del servizio di emergenza e urgenza.

Fedele Tarantini, il presidente della Pubblica assistenza Sercorato, come al solito non le manda a dire. In tanti lo temono, qualcuno lo ha combattuto. Una cosa, però, bisogna riconoscerla: quando c’è stato da passare all’azione lo ha fatto. Pochi giorni dopo la pubblicazione del messaggio dell’iscritto all’USPPI, che riferisce commenti personali del direttore generale della Asl di Bari e la sua intenzione di internalizzare il servizio 118, ora affidato alle associazioni di “volontariato”, Tarantini ha preso carta e penna e ha inviato al giornale la lettera che potete leggere integralmente in questo articolo.

Un invito agli onesti a ricompattarsi in un comitato, una sveglia ai soccorritori creduloni, una tirata d’orecchi per noi e un paio di consigli pratici al direttore generale Vito Montanaro. «L’internalizzazione – scrive tra le altre cose – è una stronzata. Non ci sono i soldi». Niente nomi abbinati alle accuse specifiche, ma siamo sicuri che se qualcuno, in altre sedi decida di ascoltarlo, Tarantini non si tirerà certamente indietro. Lettera dalla quale prendiamo le debite distanze per l’unica ragione di non conoscere i fatti specifici a cui fa riferimento.

*LA LETTERA – Egregio direttore Loconte,
carissimi amici soccorritori, dipendenti e volontari, gentilissimi cittadini onesti. Sentendo quanto riferito dall’iscritto all’USPPI a riguardo dell’internalizzazione di chi espleta servizio 118, credo di aver perso qualche passaggio. Vi rivolgo questa domanda: siamo vicini a nuove elezioni? Sì. La promessa di internazionalizzare il personale, la sento ripetere ormai dal 2005, unitamente a tante altre stronzate da politici, direttori generali e da molti funzionari della Asl. La tecnica è ottima. Pensateci.

Tutti quelli che hanno promesso l’internalizzazione sono diventati personaggi politici di spessore, molti dei quali importanti sia a livello nazionale che europeo. Questi personaggi hanno capito che la forza rappresentata dal mondo dell’associazionismo è fondamentale. Non avendo altro da offrire in cambio, vendono chiacchiere e prese per il cu.. ai volontari. Ognuno di noi, nella situazione in cui si trova, accetta la presa per il cu.. con la speranza possa trasformarsi in un posto di lavoro. Come sappiamo, però, negli ultimi dieci anni nulla è cambiato. La speranza è rimasta una presa per il cu.. sempre più grande e sempre meno credibile. C’è una cosa che è effettivamente cambiata. Dal niente molti personaggi cialtroni e farabutti sono divetati molto importanti, facendo crescere in numero esponenziale la pletora dei farabutti.

Egregio direttore Montanaro, controlli quei funzionari della Asl che continuano a prenderci in giro. La smettessero di dire coglionate, proteggendo ad ogni costo solo le loro tasche e le loro poltrone. Immaginate che vostro figlio abbia famiglia e non abbia un lavoro, senza quindi poter soddisfare le sue esigenze e quelle dei suoi famigliari. Cosa pensate, che le chiacchiere del farabutto di turno possano farlo sorridere? Vi sbagliate. Vostro figlio con le chiacchiere non sorriderà mai, come non sorriderà mai l’appartenente alle associazioni, dico meglio il volontario. Internalizzazione è solo un termine che ti riempie la bocca, lasciando la pancia vuota e un gran dolore al cu…

Smettetela di usare termini così impegnativi, ormai fastidiosi da pronunciare. Usate un termine a portata delle mani di tutti: occupazione, per le persone che vogliono e sanno lavorare. Quando volete sapete benissimo come sistemare voi e i vostri amici, esattamente come successo per l’internalizzazione del personale delle cooperative, ora dipendenti della Sanità Service. Altro aborto delle Asl e della Regione. Smettetela di curare i rapporti con i venditori di ambulanze, automediche e porcherie varie. Così facendo, alimentate chiacchiere che poi diventano promesse di internalizzazione e vincite di gare per il 118 da parte di questi ultimi.

Qualcuno dei venditori dice apertamente di essere determinante nella gestione della Asl e della sanità regionale, proprio a causa dei rapporti con alcuni funzionari farabutti. Non consentite che quanto da me lamentato e quanto lamentato dai volontari aumenti l’ego di questi signori; non consentite a questi signori di comprarsi anche l’ultimo dei messi della Asl. Non consentite a questi approfittatori di ricattare presidenti e volontari sprovveduti, in modo tale da far sembrare a tutti che nulla si possa fare senza il loro intervento. Fuffa, per poi vendere le proprie ambulanze a prezzi tanto esosi da indebitare le associazioni ed i loro componenti.

Amici volontari, amici presidenti onesti, denunciate questa gentaglia alla gente per bene. Dobbiamo marciare tutti insieme, dobbiamo marciare verso la presidenza della Regione Puglia, verso la direzione della Asl per contestare il comportamento scorretto, offensivo, mafioso, estorsivo, tenuto da questi personaggi, dico meglio zozzoni, nei nostri confronti. Marciamo e chiediamo tutti insieme il lavoro che ci spetta dopo tanti anni di onorevole servizio. Marciamo e chiediamo la partecipazione delle sole persone oneste, con esclusione di chi crede che il volontario sia un deficiente da prendere in giro alla minima occasione o sia una mucca da mungere continuamente. L’attuale presidente della Regione chiede di marciare su Roma al fine di contestare l’estrazione-perforazione dei nostri mari. Il presidente non tiene in considerazione i volontari del soccorso, che da parecchi anni vengono perforati e raggirati. Gli è stato estratto il sangue, la forza vitale e soprattutto la dignità.

Formiamo un comitato serio, fatto di persone pulite, che isoli i soliti corrotti e venduti. Abbandonate la chiacchiera dell’internalizzazione; non sentite i presidenti di quelle associazioni che non hanno niente a che fare con l’associazionismo e sono animati solo da finalità personali. Tutti insieme marciamo per ottenere e riconquistare quella dignità di uomini e lavoratori. 

Concludo scrivendo qualcosa anche a te, caro Loconte: chi ti definisce farabutto non ti conosce bene. Io, che ho quella giusta deformazione professionale, posso dire che sei un rompi ca…, uno scassa palle, sei uno che fa smuovere le acque puzzolenti e fa uscire allo scoperto i pieni di cacca. Ti rimprovero il fatto che non fai ragionare quei soccorritori che ti seguono, nonostante non tu non sia una bella donna, quei volontari che continuamente sparlano dei loro presidenti, ma che non hanno le palle per denunciarli. 

Egregio Direttore Montanaro, chiedo scusa per il piccolo suggerimento che voglio darle, ma esiste un’alternativa all’internazionalizzazione. Uno, aumentare l’assunzione dei volontari di almeno due unità per postazione. Due,
aumentare la somma fissa mensile per postazione, al fine di far aumentare il rimborso spese destinato ai volontari.
Direttore Montanaro, questa potrebbe essere la soluzione ideale con i tempi che corrono. All’arrivo delle vacche grasse si vedrà. Direttore, non dia retta ai sapientoni dei suoi collaboratori, che hanno un solo scopo, quello di fare le scarpe a tutti. I miei suggerimenti non hanno scopi personali e sono giustificati dal fatto che voi ASL, per esperienza vissuta, nemmeno con 100mila euro al mese per postazione riuscireste a fare il servizio 118. La prova è quanto successo dopo l’internalizzazione del personale delle pulizie.

Un sincero saluto ed un grazie per l’ospitalità al direttore del Quotidiano Italiano. Un grazie al direttore Montanaro per l’eventuale interessamento. Infine un grazie ai soccorritori, che continuamente subiscono. Svegliatevi e reagite per riprendervi la vostra dignità, se ancora l’avete.