Un corteo organizzato a pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico per rivendicare il diritto allo studio. Soprattutto, per protestare ancora una volta contro la riforma della “Buona scuola”. Le idee della vigilia erano chiare: “intendiamo affermare con forza che vogliamo potere: poter studiare, poter scegliere il nostro futuro, poter vivere una vita dignitosa, poter cambiare collettivamente la nostra condizione di subalternità” si leggeva nelle note diffuse da chi coordinava la manifestazione.

Quindi i ragazzi si sono dati appuntamento alle 9.00 in piazza Umberto. Hanno percorso via De Cesare, piazza Moro, il sottovia di Sant’Antonio e sono arrivati in via Capruzzi, sede del consiglio regionale. Lì una delegazione di studenti ha consegnato una proposta sul diritto allo studio. “Questa riforma – afferma Arianna Petrosino dell’esecutivo Uds Puglia – non è il prodotto di una consultazione al contrario di quanto si vuole far credere”.

Il corteo ha poi proseguito la propria marcia verso il sottovia Quintino Sella, e poi ancora corso Italia e via De Rossi, fino a raggiungere Piazza Garibaldi. Dove i rappresentanti di Uds – Rete della Conoscenza Puglia hanno tenuto un piccolo comizio. “Nonostante la contestazione di tutto il mondo della scuola, durante l’estate il governo ha approvato la Buona Scuola. Confermando così la tendenza autoritaria e antidemocratica che lo contraddistingue. Ciononostante oggi nelle scuole e nelle città non ci si è arresi all’ennesima riforma calata dall’alto. È dal basso che si praticherà resistenza e costruzione dell’alternativa. Ogni scuola sarà una barricata, da ogni classe partirà il boicottaggio della riforma”.