Non siamo stati bloccati all’ingresso dell’auditorium del Redentore. È questa la vera notizia delle audizioni per l’assunzione a tempo indeterminato dei componenti del coro e dell’orchestra del teatro Petruzzelli. Abbiamo potuto girare liberamente con la telecamera e il microfono senza essere cacciati da nessuno, neppure da chi avevamo punzecchiato nella disastrosa gestione targata Carlo Fuortes.

Certo, qualcuno come Franco Mele, il direttore luci e fonica dell’ente lirico-sinfonico, non sarà stato particolarmente felice di vederci. Tant’è. L’aria, però, sembra essere cambiata davvero, anche se all’interno della Commissione che giudica i coristi c’è l’attuale maestro del coro, Franco Sebastiani. Circostanza sulla quale avevano sollevato quache dubbio i soliti rompi scatole dei 5 Stelle.

L’ipotesi era quella che il maestro potesse in qualche modo avere un occhio di riguardo nei confronti di quanti ha diretto per tre anni. Tra i concorrenti c’è fiducia, rispetto per l’istituzione e un gran voglia di trasparenza. Si è iniziato oggi con la selezione dei mezzisoprani. Complessivamente per il coro sono state presentate 308 domande, più della metà delle quali arrivate nel periodo di proroga da noi tanto invocato (nei primi 10 giorni di settembre).

Abbiamo fatto un’incursione per tastare i polsi di tutti, capire come funziona e con quali aspettative gli aspiranti coriti – quelli dell’ultimo triennio accedono direttamente alla fase finale – sono arrivati a Bari. Nonostante le illegittime aspirazioni di qualcuno, dopo le selezioni odierne pare nomn ci siano stati candidati trasportati in ospedale per aver mangiato indigeste zuppe di ciambotto.