«Credevo fosse uno scherzo. non avrei mai immaginato che avrebbero sparato. Erano ragazzini, non potevano avere più di 15 anni». A parlare è l’autista dell’Amtab 43enne colpito all’occhio da un proiettile di plastica, mentre era alla guida du un bus della linea 10.

Il conducente, che preferisce mantenere l’anonimato, ricostruisce con noi il momento dell’aggressione da parte di due ragazzini su uno scooter. «Ero all’altezza del Teatro Team. Mi stavo reimmettendo nella corsia di marcia dopo la fermata quando sulla sinistra mi si è affiancato uno scooter. Ho guardato quei due ragazzi solo per un attimo, tenevo d’occhio il rettilineo, e sembravano non avere nulla tra le mani. Poi uno dei due ha tirato fuori una mitraglietta di plastica e me l’ha puntata contro. Credevo scherzasse, e invece ha sparato una raffica di proiettili di gomma dura attraverso il finestrino».

L’uomo racconta di aver provato un dolore atroce all’occhio, che ha subito cominciato a sanguinare copiosamente. Preso alla sprovvista, il conducente in preda al dolore ha arrestato il mezzo, mentre il motorino con a bordo i due teppisti ha proseguito la corsa, dileguandosi nel traffico. Intanto la gente a bordo del pullman, dopo la frenata è corsa a vedere nella cabina di guida cosa fosse accaduto e vedendo il conducente in una maschera di sangue ha chiamato il 118.

Dapprima le condizioni dell’uomo sembravano molto più gravi di quelle che si sono rivelate in seguito. Gli ultimi controlli effettuati oggi al Policlinico hanno escluso il pericolo della perdita della vista. L’autista ha riportato un edema oculare, con una prognosi di 15 giorni, passati i quali dovrà sottoporsi a visita Inail per stabilire se sarà tornato abile al lavoro.

«Il morale scende sotto le scarpe dopo episodi di questo genere – conclude l’autista – Non è bello andare a lavorare sapendo che potresti non tornare più a casa, nemmeno fossimo pompieri o soldati. Alla fine si è trattata della bravata di due ragazzini annoiati, ma non è normale che siccome un 15enne non sa cosa fare io debba rischiare la vista».