Sono arrivati da Torino, da Bergamo, da Cuneo, per ricordare Luigi Pascazio a cinque anni dalla sua tragica morte in Afganistan servendo la Patria. Anche non conoscendolo direttamente, gli Alpini non sono voluti mancare. Luigi sognava fin da piccolo di indossare l’uniforme e quel cappello con la piuma che tanto lo aveva colpito da bambino e nel cui mito era cresciuto.

La morte di Luigi, paradossalmente, ha portato l’intero colpo degli Alpini nella famiglia Pascazio: «Li ho conosciuti, sono persone semplici e sono fiera di loro come lo era mio figlio» ha detto la mamma Maria.

Più amareggiato Angelo Pascazio, il papà di Luigi, che insieme alla famiglia cerca di mantenere vivo il ricordo del figlio: «Vedo un po’ distanti le Istituzioni nel ricordare questi ragazzi caduti che loro stesse hanno definito eroi».

Anche l’esercito ha voluto esserci, con una folta rappresentanza: «Insieme a Luigi vogliamo ricordare tutti i ragazzi caduti nel nome della Patria durante le missioni di pace» ci ha detto il colonnello Michele Chiedi del Comando Militare Esercito Puglia.