Inizialmente sulla gigantografia del volto di Gesù Cristo veniva lanciato anche lo sterco. Dopo le polemiche e le proteste, anche del cardinale Caffarra arcivescovo di Bologna, pare adesso vengano lanciati solo sassi. A farlo sono alcuni bambini. È il momento più forte dell’opera “Sul concetto di volto nel Figlio di Dio”, di Romeo Castellucci, in scena domani (martedì 10 febbraio) al teatro Petruzzelli.

Il mondo cattolico è indignato. Alle 21, orario di apertura del sipario, alcuni fedeli si raduneranno all’esterno del teatro per «Un’adorazione eucaristica di riparazione dell’irriverente rappresentazione». Da qualche giorno sta girando in rete e in alcune parrocchie un comunicato che invita a partecipare al momentoo di preghiera contro lo spettacolo del regista della compagnia “Socìetas Raffaello Sanzio”, leone d’oro alla carriera nel 2013.

In altre città italiane le ire dei dei cristiani ha costretto Castellucci a modificare la scena, mettendo un telo nero davanti alla gigantografia di Gesù Cristo, bersagliata da «Un gruppo di fanciulli che, con veemenza e in maniera continua, lanciano sulla sacra immagine sassi e sterco». Un oltraggio. «La comunità cristiana barese – si legge nella nota – non resta certo impassbile dinanzi a tuto ciò». Si ritiene ferita e offesa gravemente da così tanta mancanza di rispetto della fede altrui e di tutti coloro che in quel volto riconoscono il proprio Dio. Gli indignati citano Papa Francesco: «È vero che non i può reagire violentemente, ma se qualcuno offende mia madre gli aspetta un pugno, è normale!».

E allora «Il nostro pugno – spiegano – sarà quello di rispondere a uno show così vile ed empio con la silenziosa adorazione e veglia di preghiera in comunione con migliaia di crristiani tutt’oggi perseguitati, derubati, violentati e uccisi per la loro fede».