Non si placano le polemiche sul coordinamento barese del 118 e sull’assurda vicenda delle 13 automediche bloccate, dopo averne annunaciato la partenza dal primo gennaio in cinque postazioni.

Coordinamento scordinato – L’ultima anomalia, accaduta all’ospedale Fallacara di Triggiano, dove ha sede il coordinamento del 118, risale al giorno di Natale. L’aspetto meno eclatante, ma ugualmente grave, dell’assenteismo festivo che tanto ha indignato l’Italia; il segno evidente di come venga gestita con sconvolgente approssimazione la cosa pubblica. Decisioni prese e revocate pochi giorni o addirittura ore dopo anche al telefono. A Natale, per esempio, in una postazione manca l’infermiere: è malato, come il reperibile. A quel punto dalla centrale operativa iniziano a chiamare il coordinamento, ma non risponde nessuno. Purtroppo, come da consuetudine – seppure previsto dalla legge – non si ha un ordine di servizio con le reperibilità del personale del coordinamento. Nessuno risponde al telefonino. Quell’infermiere va sostituito e allora interviene il medico di turno della centrale operativa (anomalia su anomalia, centrale e coordinamento del 118, a Bari rispondono a due amministrazioni diverse: la prima al Policlinico, l’altra alla Asl). Il medico di turno non sapendo come altro risolvere il pasticcio prende la decisione di spostare un infermiere da un’altra postazione. Si scopre un terriotorio per coprire un altro. Il solito gioco delle tre carte. A sentire gli operatori del 118, non è la prima volta che i telefonini dei “reperibili” non squillano, ma soprattutto non si riesce proprio ad avere l’ordine di servizio per sapere chi provare a chiamare in caso di necessità.

L’asurda telenovela delle automediche – Sulla vicenda relativa al colossale spreco delle automediche, acquistate dalla Asl di Bari e mai utilizzate, abbiamo scritto decine di capitoli. Nonostante tutto, la soap opera si arricchisce con il passare delle ore di nuovi colpi di scena. Dalla stanza dei bottoni è arrivato l’ordine di bloccare tutto, per l’ennesima volta. Agli autisti ricollocati sulle automediche era stato comunicato dal coordinamento di restare in ferie fino al sei gennaio. In realtà non c’è stata alcuna vacanza. Gli autisti, per esempio al San Paolo e a Bitonto, hanno continuato a lavorare nelle vecchie postazioni. Un capitolo a parte meritano gli autisti riconvertiti e assegnati al coordinamento del 118, come i cinque dipendenti dell’ospedale di Monopoli e non solo. Secondo alcune indiscrezioni – non confermate dalle fonti ufficiali – ora il 118 si ritroverebbe con autisti ai quali non sa cosa far fare, tanto che il coordinamento avrebbe scritto alla Asl per avere lumi. Intanto le automediche consegnate alle postazioni per la partenza del servizio il primo gennaio sarebbero state riportate al parcheggio centrale, quello dell’ospedale Fallacara di Triggiano. Perché non lasciarle nella nuova destinazione? Evidentemente le automediche non partiranno a breve. In caso contrario altri solti buttati. Le assicurazioni sono certamente già state pagate. Speriamo che adesso non tengano le automediche abbandonate per un altro anno e che non le utilizzino solo per interventi di cortesia, come nel caso della festa a Poggiorsini a dicembre dell’anno scorso.