Il consigliere regionale del Pd, Giovanni Epifani, in una nota indirizzata all’assessore regionale all’Agricoltura, Fabrizio Nardoni, chiede una soluzione definitiva al problema dello “sturnus volgaris” (come scrive nella nota): inserire la specie di uccelli in quelle cacciabili. I volatili in questione, secondo quanto scritto da Epifani, starebbero creando enormi danni all’agricoltura pugliese essendo in grado di mangiare fino a cinque chili di olive al giorno.

«Nella nota del consigliere Epifani ci sono diverse imperfezioni – specifica Pino Giglio, coordinatore Lipu Gravina – ad iniziare dal nome della specie di uccello, che non è “sturnus volgaris” ma “sturnus vulgaris”. In secondo luogo, è assurdo pensare che possano mangiare quella quantità di olive. Infine, quella della caccia non sarebbe comunque una soluzione. L’impressione personale è quella di essere di fronte ad una strumentalizzazione propagandistica di un problema che c’è, ma che è stato di sicuro gonfiato».

«Comprendiamo le preoccupazioni degli agricoltori – continua Giglio – ma non le riteniamo tali da poter giustificare un provvedimento di deroga di caccia. Ci sono metodi di dissuasione alternativi che risulterebbero di certo più efficaci. Fucili ad aria compressa, ad esempio. Fortunatamente il processo che porta alla deroga è piuttosto complicato. E altrettanto fortunatamente non si basa su pareri personali, ma su dati certi relativi ai danni procurati dalla specie in oggetto e su precisi censimenti redatti dagli osservatori provinciali».

«La stagione della raccolta delle olive è ormai finita – conclude Giglio – un motivo in più per pensare che si tratti esclusivamente di propaganda».