L’associazione “Solidaria” si mobilita a favore dei migranti che risiedono nella struttura dell’ex Casa del Profugo di Bari.
E’ prevista, infatti, per sabato 13 settembre una giornata a supporto dei 200 rifugiati che rischiano, in questi giorni, di essere sgomberati dalle forze dell’ordine.

La situazione è abbastanza difficile e delicata.
Dallo scorso febbraio questo luogo, abbandonato da tempo, è tornato a rivivere grazie proprio al lavoro portato avanti dagli immigrati e da alcuni mediatori del collettivo “Rivoltiamo la Precarieta”.
Un interessante progetto di recupero e autocostruzione. All’interno della struttura ognuno di loro, negli ultimi mesi, ha contribuito al miglioramento dell’immobile. Falegnami, carpentieri, idraulici, tutti titolari di Protezione Internazionale. Si sono suddivisi gli spazi, dando la possibilità ad ognuno di disporre di una stanza con letto. Hanno ridipinto i muri, costruito delle porte in legno, ammobiliato con materiale di risulta, nonché realizzato due bagni con docce.
Tutto questo nei prossimi giorni rischia di perdersi per effetto di un probabile decreto di sgombero. Non solo, ma anche a causa, come ci fanno sapere dall’associazione, “della negligenza delle Istituzioni che non sono state in grado di individuare e proporre un’alternativa valida e dignitosa”.

Per esprimere vicinanza ai profughi di S.Chiara si è deciso, quindi, di organizzare “Solidaria Fest”, una giornata di solidarietà dedicata alla riappropriazione e l’autogestione degli spazi abbandonati e in difesa dei diritti dei rifugiati politici.

La manifestazione è ricca di appuntamenti.
Si partirà alle ore 18,30 con la presentazione del libro “Le fabbriche recuperate” cui parteciperà l’autore Andrès Ruggeri, docente dell’università di Buenos Aires. Seguirà un dibattito, a cura del Collettivo “Rivoltiamo la Precarietà”, dal tema: “Percorsi di autogestione ed ‘accoglienza dal basso’ per il diritto all’abitare, dalla Casa del Rifugiato all’ex-liceo Socrate di Bari”.
La serata, poi, continuerà con una cena nella quale verranno serviti piatti con salsa di pomodoro “Netzanet”, autoprodotta e rientrante nei circuiti zero-sfruttamento.
Un “momento” per esprimere sostegno e attenzione nei confronti di numerose persone che molto probabilmente, a breve, si ritroveranno a dormire e vivere per strada.