In una nota, l’associazione antimafia Rita Atria espone il proprio punto di vista sull’omicidio di Flori Mesuti, ucciso lo scorso venerdì sera in piazza Redentore, nel quartiere Libertà, per aver tentato di sedare una rissa tra ragazzini.

Flori Mesuti, il ragazzo albanese morto venerdì sera, è morto perché stando alle prime dichiarazione degli organi di polizia, ha cercato di sedare una lite fra ragazzini “intoccabili” del quartiere. A Bari si è tornato a sparare con facilità. D’altronde i recenti sequestri di armi a Bari l’avevano dimostrato: i clan baresi hanno un arsenale da guerra. Uno schiaffo lavato con il sangue. La cosa che fa più paura è il messaggio lanciato dai killer di quella famiglia: Chi tocca i nostri uomini/parenti muore. Un messaggio chiarissimo. Bari continua a vivere nel limbo del terrore. Bari ha bisogno di una scossa, sia a livello culturale che a livello istituzionale. Perché è troppo facile dire a Bari c’è mafia, se poi gli stessi cittadini, acquistano droga, sfruttano la prostituzione o peggio, chiedono favori personali a quelle stesse persone, consapevoli che quei soldi servono ad acquistare nuova droga, nuove armi, nuovo potere sul territorio. Bari ha bisogno di presidi di polizia costanti e omogenei in tutti i quartieri specie, quelli dove la criminalità ha una presenza più elevata. La gente deve sentirsi sicura nelle propria città, se si vuole collaborazione dalla stessa. Bari ha bisogno di riqualificare aree che ormai,sono presidi della microcriminalità, Piazza Umberto, Piazza Cesare Battisti, il quartiere Libertà e il Borgo Antico, sono da troppo tempo abbandonate a se stesse. Comitati di quartiere e associazioni di categoria ne denunciano da molto tempo l’abbandono. Le istituzioni devono pubblicamente dichiarare guerra a questa escalation di violenza. Non a parole, ma con i fatti. La nostra Associazione, chiede che sia convocata una seduta di consiglio comunale, monotematica, sulla situazione criminalità organizzata a Bari e successivamente, se lo si ritenesse necessario, una pubblica assemblea, dove accogliere le istanze dei cittadini sulla questione. Tutta la giunta, tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione, devono essere uniti in questa battaglia. Chiediamo al Dott. De Iesu,questore di Bari,di intensificare i controlli nei quartieri baresi, specie in quelli dove sono in aumento reati. Chiede a tutta la cittadinanza di rompere quel velo di omertà, di legame sottile con la criminalità organizzata. Di ribellarsi, altrimenti tutto sarà vano. “Se niente importa, non c’è nulla da salvare” .