Decine di segnalazioni: furti, sfottò e addirittura coltelli a serramanico agitati in faccia ai passanti. Nessuna denuncia alle forze dell’ordine che, a sentire la gente di queste parti, non è poi così presente. L’aria è pesante al “Quartierino” (viale Pasteur, via delle Murge, il sottovia Luigi Filippo). A spaventare i residenti sono alcuni membri della numerosa comunità Rom presente soprattutto a ridosso della struttura che fino a qualche settimana fa ospitava la clinica La Madonnina. Non basta neppure il coprifuoco. Gli incontri ravvicinati di ogni tipo, infatti, sono improvvisi e a qualunque ora.

L’ultimo allarme è stato lanciato su Facebook. Un professionista racconta ciò che gli è successo mentre portava a spasso il proprio cane. “Per un pelo non sono stato affettato da due Rom sul ponticello di via delle Murge che conduce a casa mia”, scrive argomentando nei dettagli. A evitargli conseguenze peggiori è stato il suo cane. “Black – continua – vedendo il loro gesticolare ha ringhiato, saltandogli incontro. Risultato? Parole incomprensibili gridate verso di me e un bel coltelloa  serramanico brandito minacciosamente non certo per farci le coccole”. È inutile nascondere “la paura e l’amarezza per la situazione in cui ci troviamo”. Nessuno vuole metterci la faccia. “La faccia? – ribadisce preoccupata una signora – ho visto con i miei occhi bastonare alcuni cani, poi dati alle fiamme. Se dovesse capitarci qualcosa di brutto? Lasci il mondo com’è, tanto non cambierà mai niente”.

Non è tutto. Un’anziana signora che abita al primo piano di un palazzo non molto distante da quello del professionista, s’è ritrovata in casa due persone, anche in questo caso Rom. Mettiamo le cose in chiaro: non è una questione razziale, ma la situazione sembra ormai sfuggita di mano, al punto che adesso sta mettendo in difficoltà persino il mercato immobiliare di una zona sempre meno appetibile.

L’amministrazione comunale, i vigili urbani, le forze dell’ordine conoscono perfettamente la situazione. Nel corso degli anni sono state denunciate diverse situazioni spiacevoli, anche da alcuni ex consiglieri comunali. Un paio di medici che hanno lavorato presso la struttura che ospitava La Madonnina ci hanno riferito di come spesso i Rom utilizzassero i bagni della clinica a proprio piacimento, non sempre nel rispetto delle regole e della civile convivenza. Gli unici a sorvegliare l’area erano paradossalmente i parcheggiatori abusivi della struttura. Più volte hanno evitato che le auto in sosta fossero ripulite. Siamo contro i ghetti, ma siamo ugualmente contrari al far west e all’idea che il livello della qualità della vita debba essere determinato solo dal quartiere in cui si vive.