I pensionati pugliesi attendono ancora gli 80 euro promessi da Renzi. Il Premier aveva inizialmente informato che il loro bonus sarebbe arrivato in ritardo. L’attesa, però, non ha portato a nulla, il presidente del consiglio ha fatto sapere che quegli 80 euro non saranno versati. La segretaria generale dello Spi-Cgil, Carla Cantone, annuncia una protesta da parte di tutti i pensionati che si sono fatti carico della crisi per anni, pagando di tasca propria e che vedranno la promessa del Premier non mantenuta.

Di seguito, il comunicato della Spi-Cgil

La collezione delle prese in giro non è un passatempo estivo divertente per nessuno, men che meno per i pensionati e le pensionate pugliesi.
Ma il presidente del consiglio dei ministri ci sembra che stia giocando davvero male la carta della credibilità agli occhi di milioni di cittadini, rimangiandosi la promessa del bonus degli 80 euro ai pensionati.

Ancora una volta i pensionati vengono presi in giro, ancora una volta viene chiesto di sacrificarsi senza mai riconoscere loro qualcosa. Quella degli 80 euro ai pensionati è una questione di equità sociale, soprattutto alla luce del fatto che in questi anni, i pensionati hanno rappresentato per i governi una sorta di bancomat a cui attingere continuamente. Quegli 80 euro ci spettano, insieme alla fine del blocco della perequazione: abbiamo già dato e continuiamo a dare ogni mese versando una quota consistente delle intere entrate fiscali dello Stato.

Chiediamo che il Governo mantenga gli impegni presi e ci appelliamo ai parlamentari pugliesi affinché questa richiesta abbia la considerazione che si merita. Diversamente annunciamo sin da ora l’avvio della mobilitazione delle pensionate e dei pensionati in Puglia.

 

Bari, 04 agosto 2014                                           Giuseppe Spadaro

                                                    Segretario generale SPI CGIL Puglia

Cantone (Spi-Cgil) a Renzi, pazienza ha un limite. Su 80 euro non staremo fermi

Apprendiamo che il premier ha fatto un passo indietro sulla possibilità di estendere il bonus di 80 euro anche ai pensionati. Noi non ci stiamo, non si possono fare delle promesse così grosse e importanti senza poi mantenerle.

La pazienza ha un limite ed è per questo che penso che non potremo più stare fermi.
I pensionati hanno accettato l’idea di non avere subito gli 80 euro perché il premier gli ha detto che glieli avrebbe dati dopo.

È una questione di giustizia sociale, così milioni di persone vengono del tutto dimenticate e invece avrebbero davvero bisogno di risposte dopo tanti anni in cui si sono fatte carico della crisi pagando di tasca propria.