Sono duecento, vengono dagli scenari di guerra dell’Africa Subsahariana o dalle dittature eterne alimentate dagli interessi occidentali.

Siamo andati a vedere coi nostri occhi com’è la situazione, chiedono solo di poter esercitare i loro diritti legalmente riconosciuti dallo stato di rifugiati politici.

Abbiamo voluto ascoltare la loro voce, solo per provare a vedere noi stessi nei loro occhi, le nostre leggi che escludono le loro vite, la nostra incapacità di cogliere in loro, in ciascuno di loro, un richiamo fortissimo proprio alla civiltà antica di cui pretendiamo d’essere gli eredi.

Per cacciarli via da Santa Chiara (senza avere una sola alternativa praticabile) qualcuno si era inventato un’emergenza sanitaria che non c’è mai stata (le immagini lo documentano). Invece di preoccuparsi delle ombre (legali) che si stanno addensando su questa struttura abbandonata per anni a sé stessa e che in qualche modo i profughi stanno, a spese loro e di qualche coraggioso volontario, cercando di mantenerla in buono stato.