Sabato mattina. Direzione redazione in via Papa Pio XII, uscita di Poggiofranco, il quartiere della Bari da bere, degli uffici e degli affari. Salgo il cavalcavia e assisto a una scena tenerissima: cinque topolini attraversano la strada. Una fila ordinatissima. Mi commuovo, sono distratto. Il disastro. L’ultimo della fila non ce la fa. Finisce sotto le ruote della mia auto. È stata questione di un attimo. Distrutto, freno, convinto di poter ancora prestare i soccorsi necessari. Devio il traffico, ma ormai non c’è più niente da fare. Dall’altro lato del cavalcavia il resto della famiglia di ratti si ferma per un istante, poi ricomincia la sua fuga dal traffico. Sono da poco passate le 7.30.

Giuro, avrei dato il mio bidone della raccolta differenziata dell’umido di Adelfia in cambio di quella vita spezzata. Tant’è. Non si torna indietro. Almeno una volta nella loro vita, i miei amici di facebook (mentre scrivo 4.632), hanno postato una considerazione, un fotografia o un generico chitemmorto, sul livello di sporcizia diffusa in cui si trova Bari. Mai, però, avrei immaginato, che anche le segnalazioni arrivate da Poggiorfranco, sì, proprio da Poggiofranco, avessero un fondo di verità. Me lo sarei aspettato dal Libertà, da Barivecchia, dalla Stanic, da San Giorgio o dal San Paolo, persino da una parte di Carrassi, ma da Poggiofranco proprio no.

Evidentemente aveva ragione chi esercita la demagogia e il qualunquismo di professione. Il 14 giugno, meno di un mese fa, vi abbiamo fatto conoscere il topo della condotta fognaria Matteotti, che nuotava contro corrente le acque antistanti la spiaggia di Pane e Pomodoro per riuscire a conquistare la spiaggia. Il 3 gennaio scorso vi avevamo raccontato dei topi barbaramente ammazzati nel laboratorio delle scene del teatro Petruzzelli (ci dicono che è cambiato poco in questi mesi), piuttosto che prevedere il trasferimento in un luogo più degno. Il 25 gennaio 2013 vi avevamo esposto la triste storia del roditore del reparto di ortopedia del Policlinico di Bari. Il 14 agosto del 2013 vi avevamo mostrato la splendida amicizia tra i topi e i frequentatori della movida. Non possiamo ricordarci di tutti i nostri amici ai quali è stato impedito di squittire.

Siamo certi, però, che il nuovo assessore all’Ambiene, Pietro Petruzzelli, saprà trovare un modo per ripulire la città e renderla a misura d’uomo, oltre che a misura di roditore, da Santo Spirito a Torre a Mare, restituendo a Poggiofranco la reputazione persa in questi anni.