Nuove ombre sulla Stp (Società trasporti provinciali) di Bari. Ieri si è tenuta la preselezione del concorso per l’assunzione di 5 operatori di esercizio. In parole povere, autisti. I partecipanti erano circa cinquecento. Le prove si sono svolte all’hotel Shraton. I quiz psicoattitudinali hanno avuto una coda polemica, quando uno dei partecipanti ha osato chiedere come e quando sarebbe avvenuta la correzione. Dal quesito è scaturita una discussione tra la commissione e il candidato, al quale è stato detto che i plichi sarebbero stati aperti e corretti due giorni più tardi. Tutto sotto gli occhi di due agenti di polizia. Il problema legato alla trasparenza della correzione ha causato qulche mal di pancia ma, alla fine, si è convenuto di pubblicare sul sito internet della società www.stpspa.it tutti i dettagli e a consentire la presenza dei tre firmatari dei plichi e di tutti i candidati che volessero assistere.

Ciò che fa riflettere è il confronto con il concorso di una ventina di giorni fa per l’assunzione di autisti all’azienda Amat di Taranto. In quel caso i partecicpanti erano 900, ma le correzioni sono state effettuate addirittura il giorno stesso. Anche in questo caso da più parti lamentano l’assenza dei sindacati, accusati di non alzare abbastanza la voce per rivendicare i diritti dei lavoratori.

IL CONTESTO – Dopo una segnalazione all’ispettorato del lavoro di Bari, alcuni mesi fa è stato completato un accertamento che avrebbe constatato violazioni alla legge 276 del 2003, la cosiddetta legge Biagi sul lavoro sommistrato. Praticamente la Stp, dal 2010 a oggi, avrebbe utilizzato oltre il limite consentito autisti e altre figure professionali attingendo a piene mani da un’agenzia di lavoro interinale. Gli ispettori avrebbero inviato la relazione all’Albo infomatico della agenzie del lavoro presso il ministero del Lavoro. Nonostante tutto, però, della vicenda non sarebbe stata ancora informata la procura. La Stp continua a fare uso di figure professionali prese da un’agenzia interinale.