Prima la protesta degli addetti alla sicurezza, ora il malcontento di una buona parte dei 12 ormeggiatori, ancora in attesa dello stipendio e della busta paga di marzo. I problemi sono tanti – ce ne occuperemo nel dettaglio in seguito. Per il momento continuiamo a registrare un clima tesissimo all’interno del Porto di Bari. Oggi il Comandante della Capitaneria di Porto ha convocato il capogruppo degli ormeggiatori e il responsabile della sicurezza. Al centro del faccia a faccia il pessimo stato delle tre boe utilizzate per l’attracco delle navi da crociera della Msc e di alcuni traghetti. In sostanza funziona così: le navi accostano alla banchina della darsena di ponente, dove devono essere ormeggiate; dalle navi si lanciano le funi che devono essere legate alle boe. Gli ormeggiatori devono raggiungere le boe al largo con la pilotina e salirci sopra per provvedere all’attracco.

Un mese fa, alcuni ormeggiatori, dipendenti dell’ente, hanno dato voce alla protesta contro la mancata manutenzione e la scarsa igiene delle boe, completamente invase dagli escrementi di gabbiani e altri uccelli. Secondo quanto ci è stato riferito, la gestione del campo boe – costato all’Autorità Portuale circa un milione e 400 mila euro – spetta alla stessa Autorità Portuale. A sentire gli addetti ai lavori la situazione non è mai cambiata. Gli ormeggiatori hanno protestato a gran voce fino a venerdì scorso, quando hanno messo nero su bianco le proprie ragioni, rifiutandosi di salire a bordo delle boe.

La cosa non è piaciuta alla Capitaneria di Porto che, avendo comunque accertato lo stato di degrado delle boe, ha scritto a sua volta all’Autorità Portuale. Nella missiva comunica che gli ormeggiatori non provvederanno all’attracco delle navi fino a nuovo ordine. In altre parole fino a quando non saranno ripristinate sicurezza e condizioni igieniche. Gli operatori parlano di una situazione inaccettabile, oltre che di una puzza indecente. Non sappiamo quale sarà il provvedimento che, nonostante tutto, la Capitaneria adotterà nei confronti degli ormeggiatori, ma in questa vicenda sarebbero altre le persone da punire.

Quello del campo boe è sempre stato un argomento ostico: la sua realizzazione non si sarebbe rivelata una scelta tecnica azzeccata, sia per le difficoltà di utilizzo e sia perché è oneroso da manutenere. In particolari condizioni atmosferiche, quando il mare è grosso, essendo le boe piazzate a circa 350 metri dall’imboccatura del porto, dove si genera un moto ondoso difficile da governare, il loro utilizzo è complicato e gli ormeggiatori si trovano ad operare in condizioni di scarsa sicurezza. Il prossimo banco di prova sarà domenica 27 aprile, giorno in cui arriverà la Msc Divina. Ce la farà l’Autorità Portuale a ripristinare le boe in questi quattro giorni?