La terra del pane di Altamura si impegna a modernizzare il proprio comparto alimentare e lo fa attraverso un contratto collettivo regionale, il primo di questo tipo nel Mezzogiorno e il secondo a livello nazionale.

L’accordo, che mira a disciplinare la produttività in tema di alimentazione e panificazione, intende adeguare il sistema agroalimentare pugliese alla nuova programmazione comunitaria. L’intesa è bipartizan, pertanto è condivisa dagli imprenditori e dai lavoratori del settore. Il contratto, sottoscritto dalle organizzazioni artigiane pugliesi e dai sindacati del settore alimentare lo scorso 28 marzo, è valido per i dipendenti delle imprese con un massimo di 15 impiegati.

La collaborazione tra i protagonisti della produzione di cibi è stata totale, poiché a essere tutelati sono le imprese (con provvedimenti atti a favorirne lo sviluppo e la competitività), i lavoratori (con l’accoglimento delle richieste presentate dai lavoratori, i diritti dei quali sono salvaguardati) e dei prodotti (la cui qualità non diminuirà, anzi sarà implementata al pari della quantità).

A soddisfare gli imprenditori è l’introduzione di una flessibilità negoziata, dunque condivisa, mentre i dipendenti saranno gratificati dai premi che potranno ottenere in seguito al raggiungimento di obiettivi predefiniti.